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Data di pubblicazione:17/07/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Alta velocità in val Varaita: c’è un progetto fantasma
Testo dell’articolo:FRASSINO - Un traforo ferroviario internazionale potrebbe sbucare a Frassino? E’ un’ipotesi emersa a Gap durante un’assemblea del «Setumont», il consorzio che si occupa della realizzazione del tunnel del Monginevro, di cui fanno parte enti pubblici delle regioni e province della Francia del Sud. I transalpini avrebbero due ipotesi di lavoro: Embrun-Frassino di 59 km o Guillestre-Luserna San Giovanni di 49. Perché? Una spiegazione è fornita da Alberto Chiaraveglio, docente del Politecnico di Torino e referente in Italia di «Aedtf - Associazione europea per lo sviluppo del trasporto ferroviario». «La regione di Marsiglia – dice – si sente tagliata fuori dai grandi corridoi internazionali e vuole avere accesso alla Pianura Padana. L’altro giorno il “Setumont” ha deciso di nominare esperti che vaglieranno la questione, le problematiche e le soluzioni percorribili. A settembre esporranno le conclusioni. Dal Piemonte pare gli sia stato risposto che il passaggio naturale è in val Susa, ma la linea storica è satura, un raddoppio non è pensabile» Per la Tav serviranno anni e per questo ci sarebbero proposte alternative. Si tratterebbe, dunque, di spostare più a sud il «Corridoio 5» della Tav, tra Lisbona e Kiev, passando per il Nord Italia (Torino- Milano-Trieste), per il quale è già stato firmato un trattato internazionale.
Le prime rivelazioni sulle ipotesi progettuali indicano la possibilità di salire da Marsiglia nella valle della Durance per poi, eventualmente, bypassare le montagne per raggiungere la valle Varaita o la valle Pellice e quindi arrivare a Orbassano e alla linea veloce per Milano e la parte orientale della pianura Padana. Il tunnel cuneese o quello nel Pinerolese permetterebbero di risparmiare dai 130 ai 190 km dalla capitale del Midì a Milano, rispetto al passaggio dalla Torino-Lione. Mario Virano, commissario straordinario di Governo per la Tav, sullo spostamento a Sud esprime scetticismo e ha sottolineato che nei 18 mesi di lavoro dell’Osservatorio sulla Tav nessuno, né da parte italiana né da quella francese abbia mai tirato fuori queste proposte alternative.
Stupore anche nella Granda. Il consigliere provinciale Piero Sassone ha inviato un’interpellanza al presidente Costa per chiedere di verificare l’ipotesi della ferrovia veloce in val Varaita. «Al momento - afferma Raffaele Costa - non sono in grado di esprimere un parere. La questione va approfondita con i tecnici degli uffici e i componenti della giunta. Sembra un quesito molto interessante e stimolante». «Nessuno ci ha informato - dicono Silvano Dovetta, presidente della Comunità montana e Dino Matteodo sindaco di Frassino -, ma è un progetto di cui si può discutere. Serve qualche elemento concreto. Potrebbe essere un’opportunità, purchè non deturpi il territorio».

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