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Data di pubblicazione:20/07/2008
Fonte:Repubblica
Titolo dell’articolo:Sbaglia stazione sul biglietto online: multato di 224 euro
Testo dell’articolo:Prima è arrivato lo stupore, poi la rabbia: prendere una multa sul treno pur avendo il biglietto è una cosa che fa uscire dai gangheri. Tanto che per calmare gli animi è stato necessario l´intervento della Polfer. È quanto accaduto a Marco C., un pendolare di Torino. Stava rientrando da Milano a bordo di un Eurostar: i più scendono a Porta Susa, lui prosegue verso Porta Nuova. In quel momento passa il controllore e, a sorpresa, gli dice che il biglietto non è valido. Già, perché Marco aveva acquistato il biglietto online e per errore aveva segnato come stazione di arrivo quella di Porta Susa. Uno sbaglio, non una furbizia, visto che il prezzo di un viaggio in alta velocità tra Milano e Torino costa 21,90 euro a prescindere dalla stazione di arrivo, a differenza di quanto accade ad esempio per i regionali, in cui arrivare fino alla stazione centrale di Torino costa 1,20 euro in più.

Stesso prezzo, dunque, ma biglietti diversi: quanto basta per essere multati. Una situazione identica a quello che accade anche per gli Eurostar che arrivano a Venezia Mestre o Santa Lucia. Se si paga subito al controllore sono 50 euro, altrimenti 112. E se non si paga entro 15 giorni la somma sale a 224 euro, più il prezzo del biglietto. «Inoltre, visto che la tratta in alta velocità Torino-Milano non contempla fermate intermedie, il controllore ha contestato che ero sprovvisto del biglietto da Milano. Sono sconcertato, mi sembra un modo assurdo di fare cassa», spiega Marco mostrando la ricevuta del controllore.

Niente di strano, secondo Trenitalia. «Da qualche tempo, in effetti, su impulso dell´amministratore delegato, sono state incrementate le verifiche sui passeggeri anche con squadre volanti di controllori - spiegano le Ferrovie - E le regole si sono fatte severe. O il biglietto è regolare o non lo è. E in quel caso la multa è uguale per tutti, anche se è questione di un chilometro».

Il pendolare torinese non ha voluto sentire ragioni e si è rivolto al Movimento consumatori, che ha già raccolto numerose proteste e inizierà presto un´azione legale. «Le penali applicate da Trenitalia - spiega il legale dell´associazione, Monica Multari - sono eccessive e soprattutto sproporzionate all´importo evaso visto che, su un biglietto da 21,90 euro, arrivano a essere anche 10 volte più alte. Inoltre se accade, come in questo caso, che l´importo evaso sia nullo, perché il prezzo del biglietto è lo stesso, la sanzione assume livelli spropositati. Per questo abbiamo predisposto una diffida per l´uso di queste clausole vessatorie. Tanto più che, in caso di inadempienza da parte di Trenitalia, contrariamente a chi viaggia in aereo o in nave, non c´è un riconoscimento del danno, ma al massimo il rimborso parziale o totale del biglietto».

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