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Data di pubblicazione:25/07/2008
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Indennizzi più semplici a chi è derubato in treno: non sarà più necessario presentare prima un reclamo a Trenitalia
Testo dell’articolo:D’ora in avanti chi è stato derubato in treno potrà chiedere direttamente al giudice di pace l’indennizzo nei confronti delle Ferrovie dello Stato senza più l’obbligo di presentare prima un reclamo a Trenitalia. E’ la diretta conseguenza della sentenza con cui a Corte Costituzionale, presieduta da Franco Bile, ha cancellato una disposizione in vigore da ben 74 anni che penalizzava i passeggeri, i quali in caso di furto sui treni non potevano essere risarciti se prima non avessero presentato un reclamo scritto alle Ferrovie.

La Consulta, accogliendo un’eccezione sollevata un anno fa dal giudice di pace di Roma, ha così dichiarato illegittimo l’articolo 15 del regio decreto legge n. 1948 del 1934. Protagonista della vicenda il signor Girolamo Raguso, viaggiatore di una vettura letto sull’espresso Lecce-Milano, che il 2 marzo 2006 era rimasto vittima del furto del suo bagaglio con un danno stimato in 3.100 euro. Il signor Raguso si era rivolto alla giustizia, senza però aver prima presentato reclamo in via amministrativa. Di qui la ferma opposizione di Trenitalia e dell’Avvocatura generale dello Stato, per conto della Presidenza del Consiglio, che ritenevano improponibile il ricorso diretto al giudice di pace. Ma l’Alta Corte è stata di parere diametralmente opposto ed ha ribadito quanto aveva già affermato in passato in tema di attivazione di linea telefonica o di ricorsi alle poste.

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