<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:28/07/2008
Fonte:La Repubblica edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Nasce in Regione il Comitato dei pendolari
Testo dell’articolo:L’assessore ai trasporti Daniele Borioli«Un Forum regionale dei pendolari? Va bene, a patto che non sia la solita assemblea in cui si parla e basta. Noi abbiamo bisogno di proposte concrete». Cesare Carbonari, uno dei leader del Comitato pendolari della Torino-Milano non si tira indietro davanti all´iniziativa dell´assessore ai trasporti Daniele Borioli di istituire un «Comitato unico» che raduni tutti i pendolari piemontesi che utilizzano i treni (e gli autobus) delle linee regionale per trattare tutti assieme temi e problemi, soprattutto i tanti problemi, del trasporto pubblico locale.

Non si tira indietro ma pone anche precise condizioni: «Chiediamo - spiega almeno due cose concrete e da ottenere subito: la prima è che la Regione firmi al più presto un accordo con Trenitalia in cui si stabilisca che noi pendolari, se viene soppresso un treno o in presenza di un ritardo superiore ai quindici minuti si possa prendere qualsiasi treno successivo sulla stessa linea Intercity compresi. Perché siamo stufi di aspettare ore sulla banchine delle stazioni, paghiamo un abbonamento e il treno non lo usiamo per divertimento, ma per andare a lavorare o a studiare».

La seconda richiesta dei «pendolari uniti» («siamo d´accordo anche con quelli che usano le linee da Asti, da Pinerolo e da Cuneo» aggiunge Carbonari) è che i treni tornino ad avere la lunghezza di un tempo: «Già - spiega - perché Trenitalia ha fatto una vera furbata: poiché prende dalla Regione un contributo di 8 euro a chilometro per ogni treno che viaggia sulle linee, ha ridotto il numero di vagoni dei singoli convogli: da 13 carrozze degli anni Novanta, siamo passati a alle dieci di oggi sulla Torino-Milano. E con i vagoni "risparmiati" così ha fatto due o tre treni in più al giorno». In orari che ai pendolari non servono, però. Il risultato: Trenitalia prende più soldi dalla Regione e chi viaggia in certe ore, lo fa spesso in piedi schiacciato come una sardina. «Una situazione intollerabile si deve tornare alle vecchie abitudine oppure la Regione deve ridurre il contributo che versa alle ferrovie».

Proprio ai pendolari è stata offerta la presidenza del Forum che si riunirà oggi alle 17,30 per la prima volta in seduta plenaria. «Si tratta di un cambiamento radicale - spiega l´assessore Borioli - nel modo di trattare i temi del trasporto pubblico locale. Per la prima volta in Piemonte, si avvierà una "consultazione allargata" a tutti i soggetti, e agli argomenti, che hanno a che fare con la mobilità piemontese». Dell´organismo infatti fanno parte non solo i rappresentanti di tutti i comitati dei pendolari, ma anche le associazioni dei disabili e dei consumatori, le rappresentanze sindacali e Legambiente: «Fino a oggi - continua Borioli - erano stati sempre fatti solo incontri "a zone" in cui i soli comitati dei pendolari discutevano con Regione e Ferrovie degli orari. Ora si moltiplicano i canali di partecipazione e l´assemblea potrà decidere di istituire, insieme a noi e a Trenitalia tavoli di confronto ad hoc su diversi argomenti. Penso all´accessibilità e alla pulizia, ma anche a meccanismi di tutela del consumatore. Oggi sarà l´occasione per avviare il confronto e iniziare a lavorare: per prima cosa dovremo eleggere un presidente della consulta che sia rappresentativo delle diverse esigenze e darci delle scadenze». Sulle richieste dei viaggiatori Borioli per ora è possibilista: «Stiamo facendo il possibile, non siamo certo teneri con Trenitalia».

Ogni giorno viaggiano sulle linee piemontesi oltre 190 mila persone: «C´è molto da fare - conclude Borioli - ma abbiamo finalmente creato un organo che può darci una grossa mano su diversi fronti che fino ad oggi abbiamo trattato in modo poco organico: come ad esempio l´accessibilità ai treni e alle stazioni. È ancora un tasto dolente del nostro sistema. Una questione che non riguarda "solamente" l´8 per cento della popolazione diversamente abile, ma anche tutte le persone anziane, le madri con le carrozzine e le persone con problemi di salute che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici per spostarsi».

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it