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Data di pubblicazione:29/08/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Farò diventare l’ex Cobra nodo logistico della Granda”
Testo dell’articolo:MONDOVÌ - Nel sito dell’ex Cobra di strada Rocca de’ Baldi si sta facendo tutto alla «cuneese», in sordina. Quel basso profilo che piace a Valter Lannutti, l’imprenditore che ha rilevato l’azienda a gennaio. Il progetto ha numeri impressionanti: sarà costruito un primo capannone da 47 mila metri quadrati, saranno impiegati dai 60 ai 70 lavoratori, nell’impianto circoleranno da 30 ai 40 camion al giorno. Tutto per un investimento da circa 30 milioni di euro. «Intendo - dice Lannutti - far diventare Mondovì il più importante nodo logistico della provincia e del Piemonte, un “transit point” in cui sarà possibile far passare di tutto dal punto di vista logistico. Ha una posizione ideale. In più l’impianto eredita un binario ferroviario interno collegato alla linea Torino-Savona. Faremo arrivare 10-12 vagoni al giorno, su cui viaggiano semirimorchi e container adattabili alla nostra flotta di camion». La vera intermodalità tra gomma e ferrovia. La «Lannutti spa» ha sedi in Francia, Belgio, Germania, Spagna e Repubblica Ceca. Gestisce una flotta di 800 camion e 1300 semirimorchi di proprietà (percorrono 120 milioni di chilometri l’anno), 1200 dipendenti in tutto (400 a Cuneo). Dopo l’incendio che ha colpito duramente, nel maggio 2007, la sede di Madonna dell’Olmo, l’azienda guarda a Mondovì come la cassa di espansione del suo marchio. «A Mondovì - dice Lannutti, presidente della società cuneese di A1 di volley - si farà ricevimento, stoccaggio, composizione di carichi di parabrezza in vetro e altri materiali provenienti da tutta Europa e dall’Oriente. E’ inutile far percorrere ai nostri camion la tratta autostradale da Torino a Cuneo, quando con la ferrovia le merci possono comodamente arrivare fino a Mondovì». Oggi in strada Rocca de’ Baldi non c’è più traccia dei vecchi container Cobra, ma un grande cartello con le scritte verdi e bianche della Lannutti e gli operai che smontano le coperture dei tetti in eternit, secondo il progetto presentato in Comune in questi giorni dall’ingegner Paolo Turbiglio. «Entro fine anno - conclude Lannutti contiamo di terminare la struttura principale, in primavera saremo operativi».

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