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Data di pubblicazione:03/09/2008
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Treni pendolari in ritardo
Testo dell’articolo:ACQUI TERME - I pendolari alle prese con i soliti problemi. A fare una panoramica della situazione sul trasporto pubblico locale è il presidente dell’Associazione pendolari dell’acquese Alfio Zorzan che dice: «Oltre all’improvviso sciopero degli autisti dell’Arfea, l’inizio del mese è stato caratterizzato da una serie di problemi. A causa di un malfunzionamento dei passaggi a livello tra Nizza Monferrato e Castelnuovo Calcea lunedì mattina tutti i treni della linea di Asti registrato un ritardo variabile tra i 20 e 30 minuti. Il diretto per Torino è arrivato a destinazione con circa 45 minuti di ritardo, un ritardo che consideriamo grave che ha costretto chi tornava dalle ferie a giustificarsi con il proprio datore già al primo giorno di lavoro». Per quanto riguarda la linea ferroviaria di Alessandria lunedì mattina si è registrato l’ennesimo ritardo del treno in partenza da Acqui per Alessandria alle 7,03 arrivato a destinazione con 13 minuti di ritardo. «Tra due settimane inizierà l’anno scolastico e ancora non si è risolto il problema del ritardo di questa corsa molto utilizzata dagli studenti - prosegue Zorzan -. Infine lungo la linea di Genova un guasto al segnale di protezione di Genova Granara ha causato ritardi sempre ai treni del mattino, dell’ordine di 10,15 minuti». Dopo un’estate tutt’altro che felice anche l’autunno si presenta con i soliti problemi che iniziano a farsi preoccupanti oltre che pesanti. Conclude Zorzan: «Noi pendolari lanciamo un appello alle Regioni e alle istituzioni affinchè vigilino su questi fatti. La gestione di un servizio pubblico essenziale come quello del trasporto ferroviario e non solo deve essere gestito con criteri moderni e snelli e rispettare i cittadini che sempre più, per i noti problemi degli aumenti dei costi dell’energia, si rivolgono al mezzo pubblico per i propri spostamenti. Anche se siamo convinti che non è la soluzione, chiediamo anche noi acquesi, che in maggioranza abbiamo abbonamenti a tariffa extra regionale vista la conformazione del nostro territorio, di avere diritto ai rimborsi previsti dalle Regioni, non importa da quale Regione, Piemonte, Liguria o altra, per non continuare a sentirsi come il brutto anatroccolo del trasporto locale del Basso Piemonte».

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