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Data di pubblicazione:04/09/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Ristrutturata l’intera linea ferroviaria nelle valli di Lanzo
Testo dell’articolo:CERES - Il prossimo 20 settembre inizieranno le prove definitive del passaggio dei convogli e dell’impiantistica sull’ultimo tratto della linea ferroviaria Torino-Ceres. Poi, dopo un periodo di collaudo, i 10 chilometri di ferrovia che vanno da Germagnano a Ceres riapriranno regolarmente dopo 15 anni». Parola di Giancarlo Guiati, il presidente del Gtt, il gruppo che gestisce il traffico su una delle linee più vecchie d’Italia. E così, tra qualche settimana, se i tecnici dell’Ustif (l’ufficio trasporti impianti fissi del Ministero) daranno il loro benestare, il treno tornerà a sferragliare lungo i tornanti suggestivi che si arrampicano nelle Valli di Lanzo, come avvenne il 17 giugno 1916 quando il fischio della prima locomotiva riempì il cielo di Ceres. Addio vecchie «littorine», in valle correranno i nuovi Ttr (Treno Trasporto Regionale) entrati in funzione durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006. «In questi anni abbiamo ricevuto proteste e lamentele più che giustificate – non nasconde Guiati -. Purtroppo siamo incappati in una serie di imprevisti, anche con le imprese, che ci hanno costretto a rallentare drasticamente i tempi di consegna dei lavori». Un calvario reso ancora più lungo dal pietrisco di amianto che è stato ritrovato lungo la massicciata e che è stato rimosso completamente. «L’investimento sui chilometri della Germagnano-Ceres è stato di circa 28 milioni di euro – continua ancora Guiati -. Bisogna comunque tener conto che la ferrovia è stata rimodernata completamente e questo è sicuramente una garanzia per il futuro». Tutto in valle è fermo dall’alluvione del 1993. La furia della Stura spazzò via i ponti e danneggiò gravemente la strada ferrata. «Fra il 1994 e il 2000 i lavori sono consistiti nella ricostruzione dei ponti distrutti e nel ripristino delle gallerie – continuano ancora i vertici del Gtt -. Poi nel 2000 gli interventi di ricostruzione hanno subito un’interruzione in seguito alla scoperta della presenza di amianto nel pietrisco della massicciata. È stato necessario richiedere tutte le autorizzazioni necessarie per poter realizzare le opere di bonifica, terminati solo nel 2006». Adesso, a parte la posa dei binari è stata anche attivata una nuova linea elettrica con l’installazione degli impianti di segnalamento (che comandano automaticamente i semafori e i passaggi a livello) e sono stati realizzati i collegamenti con la centrale operativa che controllerà in tempo reale il traffico ferroviario. Non solo. Con una serie di lifting mirati hanno riacquistato la loro bellezza originale tutte le stazioni della valle. Intanto, venerdì 12 settembre, potrebbe riaprire anche il tratto tra Ciriè e Torino, chiuso il 23 giugno scorso per il cantiere della circonvallazione Borgaro-Venaria, che sarà ultimata entro il 2009. La riapertura della linea permetterà così ai pendolari e alle migliaia di studenti di ritornare sulle carrozze, sostituite in questi tre mesi da un servizio di bus navetta. Il treno tornerà quindi fino al capolinea di Torino-Dora e non fino a Porta Susa. Riprenderà a popolarsi di nuovo anche la stazione di Venaria Reale che, fino alla prossima settimana, come è avvenuto per tutta l’estate è stata collegata alla città con gli autobus delle linee 11,72 e 72 barrato. Dalla direzione del Gtt fanno sapere che, da venerdì 12 settembre entreranno in vigore anche i nuovi orari, consultabili in tutte le stazioni, nelle biglietterie e su internet.

La Comunità: «Per scaramanzia non ci crediamo»
«Finché il treno non lo vedrò arrivare a Ceres, non ci credo più. Sarà anche la volta buona, ma, in questi anni di scadenze ne sono saltate troppe. Credo di poter essere anche un po’ scaramantico». Mauro Marucco, il presidente della Comunità Montana delle Valli di Lanzo, l’odissea della Torino-Ceres, l'ha vissuta tutta. «In questi 15 lunghissimi anni, il trasporto sui pullman, da Germagnano a Ceres è significato un aumento dei costi, un disagio per gli utenti, lavoratori e studenti» – spiega Marucco. «E non dimentichiamo che è praticamente scomparso il turismo pendolare, quello che portava un beneficio economico, seppur minimo, in tutta la zona» - ammette Sergio Eboli, il vice sindaco di Ceres. Gli amministratori delle valli attendono con trepidazione l’arrivo del treno. «Ma – avverte Marucco – sarà assolutamente necessario innestare la Torino-Ceres sul passante ferroviario».

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