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Data di pubblicazione:16/09/2008
Fonte:Il Corriere di Bra, Cherasco e Sommariva
Titolo dell’articolo:Passaggio a livello: “sprecati” i soldi dello studio per abolirlo
Testo dell’articolo:Parli del mercato e spunta la copertura dei binari. È successo la settimana scorsa in Consiglio comunale durante il dibattito su due interpellanze inerenti alla salute cagionevole del padiglione sulla Rocca. La sua ossatura portante, una tettoia aperta, risale agli anni ‘50; fu tamponata e trasformata in struttura multifunzione (con tanto di pista da pattinaggio, mai usata) nel 1990. Contrariato dal fatto che nell’interpellanza firmata da Beppe Bonetto di Impegno per Bra ha definito «del tutto probabilmente inutile e sprecato» il consolidamento del mercato, in predicato di essere sostituito da un centro fiere, l’assessore Gianfranco Dallorto è sbottato: “Da questa opposizione non accetto lezioni sulle spese inutili!”.
Qualche secondo prima il delegato ai Lavori Publici aveva ricordato l’incarico che, ormai due anni fa, venne affidato a tre professionisti per verificare la fattibilità dell’interramento della tratta ferroviaria interna a Bra, stimandone l’importo necessario. L’assessore fin dagli albori di questa iniziativa, promossa da un comitato alter ego del quartiere Oltreferrovia e fatta propria in campagna elettorale dal centrosinistra, non aveva lesinato di palesare scetticismo per un progetto dal peventivo di 50 milioni di euro.
Troppi per eliminare un fastifio, quello degli ingorghi fra piazza Roma e via Piumati, a cui già avrebbe dovuto rimediare la tangenziale ovest: questo il pensiero condiviso nel centrodestra che però, vinte le elezioni, si è riposizionato su un profilo istituzional-possibilista. Il sindaco Camillo Scimone ha più volte assicurato tutto il suo impegno al comitato per l’abolizione del passaggio a livello, la Giunta gha assunto una delibera di intenti e attribuito l’incarico esplorativo di cui sopra. Ma a quanto pare ne avrebbe fatto volentieri a meno - stando alle affermazioni di Dallorto in aula, dove nessuno della maggioranza è intervenuto per dissociarsi dal suo sfogo.
Dopo che a Bonetto si era aggiunto Massimo Borrelli del Pd, dichiaratosi molto preoccupato per lo stato delle pareti del mercato coperto (puntellate da mesu e a rischio crollo secondo il capo ripartizione competente, arch. Giovanni Galletto), Dallorto ha perso la pazienza.
“Tirate in ballo cifre che c’entrano nulla con l’attuale situazione, come i 90 mila euro investiti anni fa per recuperare e poi affittare i magazzini sotterranei, o gli importi dei premi per il concorso d’idee sul centro fiere”, ha premesso prima di mirare all’urticante accusa di «spreco di denaro pubblico»: “E allora i 150 mila euro dello studio di fattibilità per abbassare la ferrovia?” ha rinfacciato agli interpellanti. Essi con il capogruppo Pd Gianni Fogliato hanno ribattuto: “Quei soldi non sono pesati sul bilancio municipale, li ha erogati la Fondazione Crb”. Dallorto ha ripreso: “Erano comunque risorse della comunità”, facendo chiaramente intendere che il loro impiego non sarebbe stato dei migliori: la Giunta quel finanziamento lo avrebbe usato diversamente, non fosse stato per il vincolo imposto dalla Fondazione, sponsor sensibile per un’impresa che sta a cuore alla minoranza ma non alla maggioranza, la quale non ha smesso di considerare velleitaria.





Nota del Comitato Pendolari.
Continuiamo ad esprimere forti perplessità su questo progetto che più che velleitario sarebbe più opportuno definire fantascientifico.
La somma di 50 milioni di euro, probabilmente comunque insufficiente, è a dir poco astronomica. E i presunti benefìci che si otterrebbero sarebbero strettamente limitati.
Nella malaugurata ipotesi che tale opera venisse compiuta, ciò comporterebbe la chiusura per qualche anno (o magari anche definitiva) della linea ferroviaria Alba-Bra e la probabile impossibilità futura ad effettuare collegamenti diretti Alba-Torino visto il grande dislivello (oltre 5 metri) che si creerebbe in stazione fra i binari dell’ipotetica linea interrata Alba-Cavallermaggiore e della linea di superficie Bra-Torino.
Ma magari gli zelanti sostenitori del faraonico progetto stanno già pensando a un carroponte che sollevi le carrozze, per trasferirle da un binario all’altro.
Oppure proporranno un ulteriore progetto di interramento della linea Bra-Torino almeno fino a Bandito...

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