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Data di pubblicazione:27/09/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Più vagoni e servizi ai pendolari prima dei cantieri
Testo dell’articolo:Un piano di 225 milioni per cercare, così come ha spiegato il commissario straordinario della Torino-Lione di far «crescere nella popolazione della Valsusa l’appeal per la realizzazione del collegamento». Non si tratta di fondi per realizzare opere compensative. Nella nota riservata che l’Agenzia per la mobilità Urbana, guidata da Giovanni Nigro, ha fatto avere al ministero delle Infrastrutture, c’è l’indicazione delle priorità per migliorare e ampliare il trasporto dei pendolari. Una richiesta avanzata con forza dai sindaci. L’idea è quella di cercare di anticipare quelli che i sostenitori del Si Tav sottolineano come i possibili benefici del progetto. In primis la realizzazione del sistema ferroviario metropolitano (SFM), di fatto la Rer di Parigi trasferita nel torinese. Ecco perché nel dossier sono state individuate come prioritarie anche il potenziamento della tratta da Torino-Stura a Settimo e il collegamento tra Torino e l’aeroporto. In tutto servirebbero così circa 400 milioni.
Fondi da spendere a medio e lungo termine. Da subito, per iniziare a «conquistare» i valligiani, servono poco più di cento milioni per l’acquisto del nuovo materiale rotabile necessario al SFM, quei soldi servirebbero per comprare i sette convogli che dovrebbero viaggiare da Avigliana a Stura e i nove previsti sulla linea Torino-Modane. I soldi devono essere stanziati a breve perché ci vogliono tre anni per la consegna dei convogli. A parte il materiale rotabile per far decollare il progetto pendolari per la Valsusa è necessario che Rfi e Trenitalia inizino a discutere da subito con l’Agenzia per la mobilità urbana l’orario del 2010. In alcuni colloqui con gli esperti dell’Osservatorio il presidente Nigro ha definito questo confronto con le Ferrovie una pre-condizione per realizzare tutto il piano. E in effetti nei piani dell’Agenzia c’è l’indicazione di allungare il servizio di Sfm da Avigliana fino a Susa con corse anche verso Bardonecchia. Il tutto dovrebbe essere previsto nel programma di esercizio del 2010 ma, appunto, serve un’intesa con gli uomini di Mauro Moretti.
Altri 56 milioni serviranno per attrezzare le stazioni di Torino Dora e Torino Zappata «dimenticate» da Rfi nel corso della realizzazione del Passante ferroviario e che adesso dovrebbero essere utilizzate per servire aree urbane densamente popolate. Altri 50 milioni verrebbero utilizzati per completare il collegamento veloce diretto tra Porta Susa e Porta Nuova, senza interferenze con il bivio Crocetta e il quadrivio Zapata - permetterebbe un ulteriore sviluppo del SFM.
E poi c’è il collegamento fino ad Orbassano, la linea 5 della SFM. Secondo Nigro basterebbero una decina di milioni per adeguare la rete ferroviaria a servizio dello scalo merci di Orbassano al trasporto passeggeri con la previsione del capolinea all’altezza dell’ospedale San Luigi. Nel documento riservato che il presidente dell’Agenzia per la mobilità urbana, Giovanni Nigro, ha presentato al governo e agli enti locali sono indicate altre due azioni per far potenziare il trasporto locale dei passeggeri. La priorità numero 1 è legata alla necessità di realizzare 2,5 chilometri di rete ferrata per collegare la Torino-Ceres con la rete nazionale. Si tratta di collegare le stazioni di Madonna di Campagna e Rebaudengo. Spesa prevista circa 162 milioni. Soldi che permettono il collegamento dal centro di Torino con l’aeroporto di Caselle e la Reggia di Venaria. L’iter di progettazione è già in una fase avanzata di realizzazione e se non ci saranno intoppi di carattere burocratico si può ipotizzare che i cantieri saranno aperti alla fine del 2009. Il resto del documento individua un altro punto prioritario per il nodo di Torino: il potenziamento della capacità tra la stazione di Torino-Stura e Settimo torinese. Da anni si parla della necessità del quadruplicamento della linea che permetterebbe al SFM di prolungare il collegamento verso Chivasso e Volpiano-Rivarolo. Il documento dell’Agenzia, però è ancora generico e si parla solo del potenziamento della capacità della tratta per eliminare la strozzatura. E’ evidente che un simile programma si potrà realizzare solo dopo un accordo preventivo su tracce e orari con Rfi e Trenitalia. Fra una decina di giorni, nella riunione dell’Osservatorio, si saprà se il tavolo di concertazione è stato istituito.

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