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Data di pubblicazione:07/10/2008
Fonte:Gazzetta d’Alba
Titolo dell’articolo:Bra, copertura della ferrovia: c’è l’accordo di programma
Testo dell’articolo:Ora Comune, Regione e ferrovie sono chiamati ad approvarlo. I lavori del primo lotto potrebbero partire già con l’inizio del 2009.

Giovedì scorso è stato posto un punto fermo nella lunga storia della pratica per la copertura della linea ferroviaria che corre lungo via Vittorio Veneto. Nel palazzo comunale braidese si è riunita la Conferenza dei servizi, l’organismo che raduna tutti gli enti a vario titolo coinvolti nell’opera, in questo caso il Comune, la Regione e Rfi, la società delle ferrovie proprietaria delle linee e delle stazioni.

Al termine dell’incontro è stato determinato il testo dell’accordo di programma, il documento che regola i vari aspetti operativi per dare corso ai lavori di costruzione.

Ora la parola passa ai tre enti che dovranno approvare il testo e quindi renderlo esecutivo. La Giunta regionale dovrebbe provvedere a deliberare nei prossimi giorni. Per il Comune è invece competente il Consiglio, la cui prossima riunione è prevista per gli ultimi giorni di ottobre. Anche Rfi si è impegnata a dare il via libera al documento al più presto.

Vediamo nel dettaglio come si dovrebbe sviluppare l’opera nelle sue varie fasi.

Primo lotto. Riguarda un tratto di scarpata un po’ più lungo di un centinaio di metri, prima dell’imbocco della galleria di Fey, sul lato di via Vittorio Veneto. In questo caso la proprietà della scarpata è già del Comune, quindi la costruzione del muraglione non necessita neppure dell’approvazione dell’accordo di programma. Servono però le autorizzazioni di Rfi per poter attivare il cantiere, in quanto per poter lavorare sarà necessario anche accedere dalla linea ferroviaria.

Per questo lotto è prevista una spesa di 680 mila euro, che consentirà di costruire il muraglione di cemento armato ed effettuare il relativo riempimento, allargando così la sede stradale di via Vittorio Veneto per una lunghezza di un centinaio di metri, ricavando anche nuovi posti auto.

Se Rfi farà avere l’autorizzazione, il Comune potrà pubblicare a breve la gara d’appalto per assegnare i lavori, che potrebbero iniziare già nei primissimi mesi del 2009.

Sul lato opposto della linea ferroviaria il muraglione invece esiste già.

Secondo lotto. Per avviare questa parte dei lavori è necessario che l’accordo di programma sia operativo. Le ferrovie cederanno quindi la restante parte delle scarpate, per una cifra che si aggira intorno ai 50 mila euro, secondo l’impegno assunto in un incontro organizzato a Roma nei mesi scorsi dal sottosegretario agli interni Michelino Davico. Con una spesa di circa 2 milioni di euro saranno realizzate le restanti parti di muraglione fino al ponte di via Isonzo, che verrà ampliato. Oltre a ricavare nuovi posti auto, si potrà così realizzare una nuova corsia completa fino all’inizio della salita degli orti e una rotonda all’incrocio tra le vie Isonzo, Vittorio Veneto e Adua, risolvendo così il problema dell"isolamento" del quartiere di San Giovanni Lontano.

Per entrambi i lotti le risorse sono già disponibili perché la Regione ha stanziato un milione e 400 mila euro e il Comune un milione e 200 mila.

Copertura ed eliminazione del passaggio a livello. Per costruire i muraglioni fino al ponte di via Cuneo e procedere alla copertura dei binari con una soletta di cemento armato si prevede un’ulteriore spesa di 6 milioni di euro, che al momento non sono ancora disponibili.

Ancora più ambizioso poi il progetto di eliminare il passaggio a livello interrando i binari, creando una nuova area edificabile nel centro della città. In questo caso la spesa raggiungerebbe un totale di 80 milioni di euro.

Questa idea che appare futuribile potrebbe diventare realtà con la costituzione di una Societa per la trasformazione urbana, una realtà mista pubblico-privata che potrebbe reperire i fondi per l’interramento dei binari e l’eliminazione del passaggio a livello vendendo le nuove aree realizzate con la copertura o addirittura costruendo essa stessa nuovi edifici, da collocare sul mercato in una zona ormai centrale della città.

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