<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:10/10/2008
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:E Sncf rilancia: pronti a nuove acquisizioni
Testo dell’articolo:PARIGI - Il presidente di Sncf Guillaume Pepy l’aveva promesso: «Giocheremo in pieno il nostro ruolo nella nuova geografia europea del settore ferroviario». Primo colpo messo a segno dunque in Italia, ai danni del rivale più insidioso e potente, Deutsche Banne, che era in corsa per entrare in Nuovo Trasporto Viaggiatori. Mentre si schierano le armate della futura guerra delle ferrovie in vista della liberalizzazione del trasporto nel 2012, Pepy ha in programma di garantire un terzo della crescita della impresa proprio attraverso le acquisizioni. «Ne abbiamo i mezzi - ha affermato con orgoglio - grazie a una situazione finanziaria molto sana, il nostro tasso di indebitamento rappresenta 0,5 volte i nostri fondi propri, rispetto all’1,5 volte di Deutsche Banne».
Ntv arriva dopo altre operazioni analoghe di Sncf come una compagnia di trasporto merci tedesca e una impresa di bus scolastici inglese. Come rientra nello stesso piano il controllo totale della filiale di merci e logistica Geodis, molto ben instalata all’estero dove detiene un portafoglio di imprese miste come Thalys con tedeschi e belgi e Artesia con Trenitalia, peraltro futuro rivale di Ntv. Scetticismi e ironie ha sollevato invece un progetto di entrare sul mercato dei taxi parigini.
Le ambizioni della nuova dirigenza di Sncf sono ampie: raddoppiare gli utili e i risultati operativi in cinque anni, ad esempio. Neache la crisi finanziara ha messo in dubbio questo volontarismo, nessun piano correttivo di austerità è stato varato. «E’ una crisi grave - ha detto Pepy - ma il nuovo scenario energetico e della difesa dell’ambiente ci offrono malgrado tutto una occasione storica». Si prevedono comunque ricadute negative soprattutto sul settore trasporti e logistica, i più colpiti dalla crisi, e che costituiscono tra l’altro il punto debole della impresa. Il comparto merci che dovrebbe andare in pareggio nel 2010 ha già fatto segnare infatti una caduta dal 5 al 7 per cento in un anno.
Si punta quindi sullo zoccolo solido della produttività, che per la quasi totalità (93 per cento) arriva dai Tgv; dovrebbe garantire margini supplementari da assegnare allo sviluppo. Ma c’è qualcuno che già contesta l’accordo con Ntv: i sindacati dei ferrovieri che definiscono «un azzardo» l’acquisizione del venti per cento del capitale della impresa italiana. Secondo la Cgt oggi è un rischio «nel contesto della crisi finanziaria internazionale prendere partecipazioni capitalistice in una impresa in cui sono presenti banche e assicurazioni. Inoltre si fa la scelta di fare concorrenza diretta sul suo territorio a Trenitalia che è uno dei partner storici di Sncf».

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it