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Data di pubblicazione:10/10/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:“In Valsusa treni da Terzo Mondo”
Testo dell’articolo:SUSA - Treni sporchi, insufficienti, soppressi. Nessuna attenzione al territorio. È la protesta degli amministratori della Valle di Susa contro Rfi e Trenitalia. Ieri il sindaco di Susa Sandro Plano ed il presidente della Comunità Montana Antonio Ferrentino hanno scritto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, alla Regione, alla Provincia ed alla direzione delle Ferrovie affinché «venga posto rimedio a questo atteggiamento di abbandono del territorio ferroviario della Valle di Susa». In tutte le passate riunioni dei mesi scorsi si era, infatti, sempre parlato di urgente ed immediato potenziamento del servizio di trasporto ferroviario. Anche nel verbale registrato all’ultimo incontro al tavolo istituzionale di Palazzo Chigi a Roma si legge, infatti, di una necessità urgente di «attivare un apposito gruppo di lavoro all’interno dell’Osservatorio tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Piemonte, Agenzia per la Mobilità Metropolitana e comuni interessati per definire entro settembre gli interventi di potenziamento». Antonio Ferrentino aggiunge: «Anche nel corso della prima riunione dei lavori dell’Osservatorio Tecnico sulla Torino-Lione, il presidente Mario Virano ha manifestato la volontà programmatica di una governance per politiche di potenziamento del trasporto pubblico e del trasferimento modale delle merci». Un potenziamento dei servizi delle locali ferrovie che invece di decollare peggiora invece giorno per giorno. «Un disservizio ormai continuo e cronico. Ritardi e soppressioni di treni che hanno portato ad una grave situazione di malessere tra i pendolari della valle», sottolinea il sindaco di Susa, Sandro Plano. Il responsabile delle relazioni esterne di Trenitalia, Mario Elia, ribatte: «Da almeno due settimane non mi risulta che siano accaduti gravi guasti od altre situazioni che abbiano portato alla soppressione di treni». Il rifiuto di un servizio ferroviario fra Susa e Bussoleno per un gruppo di studenti è stata certamente, però, la goccia che ha fatto riaprire la polemica. La scorsa settimana alcune decine di studenti della scuola secondaria di S. Antonino decidono di visitare la fiera in corso a Susa sulle Bioenergie. La dirigente dell’Istituto Susanna Tittonel si rivolge quindi al centro comitive di Torino per prenotare e con la speranza di uno sconto. La risposta che la dirigente scolastica ha ottenuto è stata: «Poiché nel tratto Bussoleno-Susa è in atto un servizio sostitutivo con autobus, la comitiva oltre al normale biglietto ordinario S. Antonino-Susa deve pagare anche la spesa dell’autobus aggiuntivo necessario per svolgere il servizio». «Ho pensato subito ad un malinteso», ha detto Antonio Ferrentino, informato dall’insegnante. Non era così. Il Direttore Regionale di Trenitalia ha, infatti, risposto all’interrogazione della Comunità Montana affermando che «è la prassi normale delle ferrovie quella seguita da Trenitalia». «Increduli, delusi, amareggiati, tutto questo è inaccettabile, non intendiamo subire questi atteggiamenti di Trenitalia - tuona Antonio Ferrentino - in assenza di un riscontro puntuale esamineremo le iniziative da intraprendere per tutelare i pendolari della linea ferroviaria».

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