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Data di pubblicazione:14/10/2008
Fonte:La Repubblica edizione di Genova
Titolo dell’articolo:Ultimatum dei pendolari: “Da dicembre nuovi orari”
Testo dell’articolo:Può un singolo treno continuare a far disperare chi lo usa tutti i giorni, rientrando dal lavoro, senza che si faccia qualcosa per eliminre il disservizio? Sì, se si tratta di un convoglio della Genova-Milano, la linea che, senza sosta, procura problemi quotidiani ai suoi utilizzatori e che vede Trenitalia e Rfi distinguersi per una sostanziale inerzia. Il blog di Genova.Repubblica.it continua a ospitare le testimonianze di chi viaggia ogni giorno. E i dati sono inconfutabili: l’Icplus 663 che parte da Milano alle 19.05 non riesce a migliore le proprie performance: Dopo un settembre in cui si è arrivati al tetto record complessivo di 514 minuti di ritardo (con punte di 169 martedì 16 e di 113 lunedì 29) ottobre èiniziato senza miglioramenti. Il comitato pendolari della Genova-Milano così ha deciso di chiedere ufficialmente il mutamento di traccia di questo convoglio e ha già ottenuto l’appoggio dell’assessore regionale ai Trasporti della Liguria, Enrico Vesco, con cui sarà elaborata una strategia d’intervento in una riunione fissata per venerdì 17 ottobre.

La richiesta è che il cambiamento di orario, che dovrebbe essere applicato anche all’Ic 652 del mattino, venga reso operativo da dicembre, quando entrerà in vigore il nuovo orario ferroviario generale. In particolare la necessità è legata al fatto che da allora sarà avviato il servizio “suburbano” di Trenitalia con un treno ogni 15 minuti, nei due sensi, fra Pavia e Milano. Si farà fronte a una necessità impellente per i pendolari lombardi ma il risultato sarà un ulteriore affollamento della tratta e un probabile aumento della conflittualità con i convogli della lunga percorrenza.

La proposta riguardante il 663 verte sull’anticipo della partenza dalle 19.05 alle 18.50, che consentirebbe lo scavalcamento in traccia del Regionale 10895 Milano Greco-Stradella; per “blindare” la sua marcia (sempre che non si ripetano anche gli inconvenienti al materiale di trazione) dovrebbe essere postipato alle 19.05 il disco verde per il Regionale 2195 Milano-Genova (con l’inserimento dei nuovi suburbani non verrebbe penalizzata la clientela che va a Pavia).

Per quanto riguarda il mattino la richiesta è di far partire l’Icplus 652 da Brignole alle 7.05, anticipando il via da Principe (dove attualmente il treno si attesta provenendo da Ventimiglia) alle 7.14 e mantenendo i 5 minuti di anticipo fino all’arrivo a Milano alle 8.45. Da Ventimiglia potrebbe essere originario l’Icplus 656, che oggi parte da Brignole, con la coincidenza dei pendolari del Ponente verso Genova assolta dall’Icplus 503 reso originario da Savona.

L’intervento del Comitato della Genova-Milano segue quello del Coordinamento dei Pendolari liguri, a sua volta in stretto contatto con la Regione Liguria che ha preparato una piattaforma completa su vari punti caldi.

Soppressioni - I pendolari chiederanno che la Regione Liguria si faccia dare da Trenitalia il nunmero totale e le motivazioni delle soppressoni dei treni da giugno a oggi.

Rinnovamento del materiale - Si era parlato di una estesa azione di revamping che, usando i 400.000 euro avanzati dopo l’erogazione dei bonus agli abbonati , avrebbe portato al completo rinnovo di non meno di 10 treni regionali, che dovevano entrare in servizio entro l’inizio dell’estate. Se ne sono visti solo due e degli altri non è più giunta alcuna notizia.

Contratto di servizio - Scade a fine anno e occorre fissare le risorse da destinare al trasporto ferroviario in Liguria dal prossimo anno. I pendolari chiedono che di visionare la bozza del nuovo Contratto e che la Carta dei Servizi in esso contenuto non venga più decisa unilateralmente da Trenitalia, ma di concerto con le Associazioni dei Pendolari e dei Consumatori.

Bonus - Entro dicembre 2008 una parte delle somme derivanti dalle sanzioni della Regione a Trenitalia dovrà essere destinato all’abbattimento del rinnovo degli abbonamenti, come negli scorsi anni. Dal Coordinamento, però, si chiede che vengano studiate forme di tutela e di risarcimento anche per coloro che hanno solo abbonamenti settimanali o, perché no, biglietti singoli.

Ritardi - Nel merito Trenitalia ha fatto sinora orecchie da mercante: i pendolari tornano a chiedere che in caso di soppressione o forte ritardo di un treno si possa sempre prendere quello successivo, di qualunque categoria esso sia.

Dichiarazione dei redditi - Dopo aver richiesto ed ottenuto dal precedente Governo una sia pur minima deduzione dal 730 delle spese di trasporto con mezzi pubblici, nella prossima finanziaria pare che questa possibilità verrà del tutto cancellata, e non, come auspicato, aumentata nell’importo. I viaggiatori si attendono un impegno in merito da parte degli enti locali.

Nuovo orario - Partirà a dicembre; il Coordinamento vuole vederne la bozza, cosa finora mai accaduta, ricordando come le modifiche richieste dalla Provincia di Genova di cambiamenti che favorissero gli studenti che si trovano spesso a dover prendere treni il cui orario è del tutto inadeguato rispetto all’inizio delle lezioni, non siano state prese in considerazione.

Pulizia - La gara europea è stata rimandata e la situazione si fa ogni giorno peggiore.

Nuovi treni - La Regione Liguria ha stanziato 6,5 milioni di euro per l’acquisto di un nuovo “Vivalto”. La preoccupazione è che si verifichino ulteriori ritardi nella consegna e che la proprietà del treno non resti alla Regione Liguria ma divenga di Trenitalia. La proprietà da parte dell’ente locale permetterebbe un maggiore controllo sui gestori e sulle eventuali gare per l’assegnazione del servizio, controllo ad oggi del tutto inefficace.

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