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Data di pubblicazione:15/10/2008
Fonte:CuneoCronaca.it
Titolo dell’articolo:“Dal 1997 le risorse che il Governo destina alle Regioni per il trasporto ferroviario sono sempre le stesse, ma sono cambiati costi e Trenitalia”
Testo dell’articolo:“Dobbiamo ridiscutere con il Governo la delega sul trasporto ferroviario. Sono cambiate le condizioni di mercato, ma non sono mai state aggiornate quelle economiche con le quali le Regioni esercitano, per delega, la gestione del trasporto regionale”.

Lo afferma l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli, al termine dell’incontro tra il ministro Matteoli, i vertici delle Ferrovie dello Stato e gli assessori ai Trasporti delle Regioni italiane, convocato presso il Ministero per trovare una soluzione al problema della mancanza di risorse per il trasporto ferroviario regionale.

“Certo le premesse non sono le migliori - spiega Borioli - Il Governo, nonostante la cortesia con cui è stato convocato il tavolo di oggi, non sembra ancora rendersi conto della gravità del problema. Dal Ministro abbiamo ottenuto un impegno politico, ma nessuna garanzia. Se l’esecutivo non garantirà in modo strutturale nuove e aggiuntive risorse al trasporto ferroviario, non solo non potremo sviluppare i servizi per i pendolari, ma ci troveremmo di fronte a un vero e proprio colpo mortale ai servizi di trasporto universale”.

Borioli ricorda che dal 1997 le risorse che il Governo “gira” alle Regioni per il trasporto ferroviario sono sempre le stesse, ma sono cambiati i costi, il mercato e la struttura dell’azienda Trenitalia. “Non è più tollerabile questa situazione di incertezza di risorse. Bisogna che il Governo ci dica che strategie ha per Trenitalia. Lui è l’azionista, noi siamo solo clienti. O si rideterminano le condizioni e si trovano le risorse o noi, tutte le Regioni, non staremo a guardare la macelleria del trasporto ferroviario che avrebbe gravissime ripercussioni a livello economico e sociale e si abbatterebbe sulle fasce più deboli, sulle migliaia di lavoratori e studenti che ogni giorno usano il treno, in un periodo in cui i cittadini sono già troppo colpiti dalla crisi e dalle difficili condizioni economiche del nostro paese”.

“Anche le pur necessarie razionalizzazioni - precisa Borioli - non basterebbero minimamente a compensare le decine di milioni di euro aggiuntivi che solo per il Piemonte servirebbero per riqualificare il servizio ferroviario. Ciò oltretutto finirebbe per rafforzare la tesi, peraltro da noi mai condivisa, di chi in questi anni ha sostenuto che gli investimenti sulla rete di alta velocità sarebbero andati a svantaggio del trasporto per i pendolari, mentre dovrebbe essere un volano di sviluppo più generale per il trasporto ferroviario, anche locale”.


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