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Data di pubblicazione:18/10/2008
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Il capotreno non arriva 100 pendolari in ritardo
Testo dell’articolo:Un centinaio di pendolari (studenti, impiegati, operai) che sul treno Acqui-Alessandria in partenza dalla città termale alle 7,03 e in arrivo nel capoluogo alle 7,40 raggiungono ogni giorno la scuola o il posto di lavoro, l’altra mattina sono arrivati a destinazione con venti minuti in ritardo. Cioè, dopo le 8 ora in cui devono essere presenti nei rispettivi istituti scolastici, oppure in ufficio o in fabbrica. Motivo del ritardo: la mancata presenza sul convoglio alle 7,03 del capotreno, figura indispensabile per consentirne la partenza anche se il macchinista era puntualmente al suo posto. Sulle ragioni del ritardo ognuno diceva la sua: qualcuno è andato a informarsi (o ha detto di averlo fatto) e alla fine la sentenza è stata pressochè unanime, il ferroviere dormiva. Ma le Ferrovie gettano acqua sul fuoco: l’addetto stampa ha fatto sapere che in effetti il capotreno si è presentato in ritardo sul posto di lavoro (17 minuti per la precisione) ma nessuno è autorizzato ad attribuirne il motivo ad un sonno prolungato. «Le cause possono essere molteplici, magari anche serie, e dovute a ben altri fattori che i pendolari non sono in grado di conoscere». Di conseguenza non hanno alcun titolo per tranciare giudizi. Ma i viaggiatori restano della loro opinione.

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