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Data di pubblicazione:21/10/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Mezzenile, maxi deposito di traversine usate
Testo dell’articolo:I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Torino hanno sequestrato due appezzamenti di terreno, a Ceres e Mezzenile, su cui sorgevano in due depositi all’interno dei quali erano accatastate circa 900 tonnellate di traversine. Si tratta di circa 12 mila pezzi, smontati da vari tratti di ferrovie, e rimesse in commercio. Le vecchie traverse ferroviarie in rovere di Slavonia, un legno molto pregiato, avrebbero dovuto essere custodite in un deposito autorizzato per essere rivendute per usi diversi. Da tempo gli investigatori, in tutta Italia, hanno concentrato la loro attenzione sul mercato di questi «scarti». I costi delle bonifica, infatti, sono molto alti e avrebbero quindi aperto le porte del mercato nero dove chi vuole, sborsando dai 2 ai 5 euro a traversina, acquistarle e riutilizzarle per baracche e palizzate. Mauro B., il titolare dell’impresa di Mezzenile che lavora e smaltisce circa 3 mila tonnellate l’anno di questo materiale allarga le braccia: «Tutto questo è accaduto per una questione squisitamente burocratica. Noi, da diverso tempo, stiamo attendendo delle autorizzazioni, delle quali abbiamo già pagato le spese, per trasferire lo scarto della lavorazione in Germania dove sarà impiegato per creare energia. Quindi le traversine si sono accumulate, tutto qui. Non era uno smaltimento abusivo».

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