<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:28/10/2008
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Pendolari, timore di tagli alle corse
Testo dell’articolo:Un locomotore guasto, un treno soppresso e passeggeri sull’orlo di una crisi di nervi. Ed cco l’ennesimo disagio vissuto dai passeggeri alla stazione di Acqui. Una scena già vista e che purtroppo ha contribuito ad esacerbare gli animi di chi ha scelto il treno come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro e a scuola. Questa volta i disagi non hanno interessato la linea di Genova ma quella di Torino. Per la precisione il treno delle 6.58 in partenza per il capoluogo. «Non abbiamo un’idea precisa di cosa sia accaduto - spiegano alcuni viaggiatori - pare che questa volta si sia trattato di un guasto al locomotore. Non sono riusciti a sollevare il pantografo che permettere l’elettricità».

E dire però che non si trattava nemmeno di un vecchio locomotore. Si trattava di una macchina abbastanza recente che forse potrebbe semplicemente aver risentito della forte umidità dei giorni scorsi. «Quel treno - aggiunge Alfio Zorzan, presidente dell’Associazione pendolari dell’acquese - arriva il venerdì sera e riparte il lunedì successivo. Forse c’è stato un accumulo di umidità». Un problema che comunque non si è riusciti a risolvere. Tanto che tutti i passeggeri in partenza per Torino sono stati trasferiti sul binario uno dove era in partenza, alle 7.30 un treno per Alessandria. Treno che ovviamente non è partito per Alessandria ma per Torino. «Hanno fatto scendere da quel treno tutti i passeggeri, che erano pronti a partire - aggiungono i viaggiatori - e li hanno dirottati tutti al pullman». Chi invece non è riuscito a sfruttare questa occasione ha dovuto invece attendere il treno in partenza per Alessandria delle 7.38. «Purtroppo credo che le cose andranno sempre peggio - dice Zorzan - temo che ci siano in arrivo sempre meno finanziamenti per le nostre linee. Si sta investendo molto per l’alta velocità e questo ci sta penalizzando». Lo sfogo di Zorzan questa sera sarà esternato durante l’assemblea indetta dall’osservatorio sui trasporti. Riunione ca cui parteciperanno pendolari ed amministrazione comunale acquese.

«È evidente che non possono essere i Comuni a garantire i finanziamenti necessari per migliorare le nostre linee - aggiunge il presidente - ma all’amministrazione acquese chiederemo di fare pressioni in Regione affinché prenda provvedimenti per migliorare la situazione in atto». Si discuterà anche del nuovo orario invernale che entrerà in vigore a dicembre. «Manca circa un mese e noi non ne abbiamo nemmeno ricevuto una bozza, questo mi preoccupa perché temo nuovi tagli che per noi pendolari sarebbero deleteri». Tra le modifiche chieste uella di anticipare il 10442 in arrivo ad Asti da Acqui alle 6.55 in modo da poter garantire, ad Asti, la corrispondenza con il 11360 per Torino alle 6.51. «Inoltre, ci auguriamo che non vengano ulteriormente dilatati i tempi di percorrenza sulla linea di Genova il che, sarebbe veramente deleterio».

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it