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Data di pubblicazione:06/11/2008
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Contro i questionari per monitorare la qualità del servizio, il Comitato astigiano: «È un inutile doppione all’attività svolta dagli ispettori sui treni»
Testo dell’articolo:Il Comitato pendolari astigiano dice «no» alla nuova iniziativa lanciata dalla Regione per monitorare il servizio ferroviario. E con un giro di posta elettronica invita i propri associati a non partecipare al progetto. E’ la reazione del Comitato pendolari della linea Asti-Torino all’accordo siglato fra l’assessore ai Trasporti Daniele Borioli e sette associazioni piemontesi dei consumatori: per monitorare la qualità del servizio, dal lunedì al venerdì verranno proposti questionari ai viaggiatori. «Un modo per avere il polso della situazione dal punto di vista degli utenti» aveva spiegato l’assessore. Ma l’iniziativa non piace al Comitato astigiano, che invita a disertare: «E non siamo gli unici, questo è l’umore di molti comitati piemontesi» annuncia il portavoce Claudio Lano. «E’ assolutamente inutile, un doppione dell’attività degli ispettori regionali già in servizio sui treni» commenta, e aggiunge: «Perché non si sono rivolti a noi Comitati, che proponiamo da anni la stessa cosa e almeno, viaggiando tutti i giorni, abbiamo il polso della situazione?». Si sentono «scavalcati», e avanzano obiezioni anche sulla scelta delle sigle coinvolte nel progetto: «Vorremmo capire cosa c’entra con i pendolari l’Associazione difesa utenti bancari e finanziari, elencata fra i soggetti che hanno firmato l’accordo». Nel frattempo proseguono i lavori per il Forum dei pendolari, gruppo di lavoro che, su iniziativa della Regione, coinvolge in un’unica assemblea sia le associazioni di utenti che quelle dei consumatori. «A maggior ragione - aggiunge Lano - visto che lavoriamo insieme per il Forum, perché non coinvolgerci anche in questa iniziativa?». Così, dopo aver definito la scelta della Regione «fuori da ogni logica», il portavoce del Comitato Asti-Torino ricorda ancora i disagi sulla linea, come il treno delle 20,20 da Torino Porta Nuova, vittima di ritardi e guasti frequenti, l’ultimo martedì sera poco prima della stazione di Villanova. Pronta la risposta dell’assessore regionale Borioli: «L’indagine servirà per misurare il grado di valutazione del servizio da parte degli utenti - precisa - e non a rappresentare le esigenze e i problemi dei pendolari, che sono una gran parte, ma non esclusiva, dell’utenza». Diverso il compito affidato agli ispettori, che «rilevano le inadempienze contrattuali del gestore», e il ruolo dei comitati pendolari, «associazioni di rappresentanza - sottolinea l’assessore - che svolgono un’importante ma diversa funzione: di denuncia, di proposta, di sollecitazione e di concorso alla programmazione dei servizi di cui sono destinatari». E conclude: «Al di là degli appelli del signor Lano, ciascuno è libero di rispondere o meno all’indagine - spiega - ma occorreranno ancora grandi sforzi da parte di tutti per uscire da decenni di ritardo e di scelte sbagliate».

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