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Data di pubblicazione:13/11/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Rotaie della Ceva-Bra diventano pista ciclabile
Testo dell’articolo:MONCHIERO - Da ferroviaria fantasma a pista ciclabile da inserire in un percorso di «greenways» europee: l’accordo di massima sul destino della Ceva-Bra, sottoscritto ieri a Monchiero tra una decina di sindaci e i vertici delle Fs, ha archiviato così una storia all’italiana lunga 14 anni. La Ceva-Bra è una tratta di 36 km a binario morto soppressa a seguito dell’alluvione ‘94, con tanto di fabbricati sparsi qua e là, una ventina di ponti e 11 gallerie. Protagonista di una vicenda trascinata negli anni a suon di finanziamenti statali per il ripristino (60 miliardi di vecchie lire poi destinati altrove) e un lungo braccio di ferro con le Ferrovie dello Stato, che per la vendita avevano rilanciato una cifra fuori budget per le Amministrazioni locali: 15 milioni di euro. A riaprire, in tempi recenti, le trattative è stata una riunione in cui le Fs avevano messo sul piatto l’ultima offerta, 1 milione e 200 mila euro: un contratto che non prevede più la vendita bensì un diritto di superficie della linea per 50 anni. «Prendere o lasciare», secondo Vincenzo Lombardi, responsabile Fs delle trattative: «Siamo già riusciti a cedere l’area alla metà rispetto al valore di mercato, di meno non si può fare». All’incontro di ieri Bruna Sibille, assessore regionale alla Montagna, ha garantito per la Regione la disponibilità dell’impegno di spesa richiesto: «Attingeremo ai fondi destinati all’alluvione ’94, a patto di congiungere la Ceva-Bra al percorso ciclabile che da Pollenzo va ad Alessandria, creando così sul nostro territorio una delle strade ciclabili più importanti d’Europa». Di risultato storico parla l’ex consigliere provinciale Marco Botto, uno degli artefici dell’accordo: «Finalmente giungiamo ad un’intesa che vuole valorizzare un’opera dal grande valore storico e artistico e che punta allo sviluppo turistico di un territorio troppo spesso marginalizzato». Prossime tappe: il protocollo d’intesa tra Regione, Provincia, Comuni e Fs, e il progetto per la pista ciclabile, come conferma l’assessore provinciale al Turismo, Federico Gregorio: «Non resta che rivitalizzare un’opera che, costruita nel 1874, vanta il primato della linea più antica del Piemonte». Qualche perplessità sui costi futuri per il sindaco di Bastia Mondovì, Rinaldo Elladi: «Nel mio Comune c’è una galleria chiusa da 14 anni, non oso immaginare quali impegni di spesa comporterà la messa in sicurezza di questi tratti».

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