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Data di pubblicazione:17/11/2008
Fonte:BraOggi.it
Titolo dell’articolo:Bra-Ceva: La pista ciclabile si può fare
Testo dell’articolo:A piccoli passi procede l’ipotesi di realizzare una pista ciclabile sulla linea ferroviaria Bra-Ceva dismessa dopo l’alluvione del 1994.
L’idea è perseguita da tempo, ma solo nell’ultimo periodo si sono poste le basi per vederla concretizzata, da quando cioè, nei mesi scorsi, le Ferrovie hanno messo sul tavolo della trattativa da tempo avviata con Provincia e Comuni interessati un’altra ipotesi di accordo rispetto a un’inarrivabile cessione a 15 milioni di euro.
L’ultima offerta è di cedere il diritto di superficie dell’intera tratta per 50 anni a un milione e 200 mila euro.
La settimana scorsa si è svolto a Monchiero un incontro, al quale ha preso parte anche l’assessore regionale Bruna Sibille.
Reperire quella somma, ha spiegato Sibille non è impossibile, anzi, la Regione si impegna a fornirla attingendo dai risparmi dei fondi destinati alle opere per l’alluvione del 1994.
C’è però una condizione: quella di congiungere la Ceva-Bra al percorso ciclabile che da Pollenzo conduce ad Alessandria in modo da realizzare sul territorio una delle piste per le due ruote più importanti dell’Europa.
La postilla non dovrebbe comportare gravi difficoltà.
La “green way” della Bra-Ceva è dunque più vicina e si possono avviare le tappe burocratiche e operative per ottenerla: un protocollo d’intesa tra Regione, Provincia, Fs e Comuni e la progettazione dell’opera.
A questo sono da aggiungere due elementi.
Il primo: ciascun Comune potrà avviare con Fs trattative separate per l’eventuale acquisizione degli immobili e delle strutture presenti sul proprio territorio e un tempo a servizio della tratta ferroviaria (le stazioni, per esempio).
Il secondo: tra quanti hanno preso parte all’incontro c’è fiducia, ma anche la consapevolezza di quanto l’impresa sia ancora lunga. L’aver individuato le risorse necessarie per il diritto di superficie della rete ferroviaria è un tassello indispensabile, ma non sufficiente. Altre partite dovranno essere giocate per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera. Se essa però costituirà davvero un primato per l’Europa, allora le possibilità di ottenere contributi si ampliano ben oltre la cerchia degli enti locali e regionali.

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