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Data di pubblicazione:22/11/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Mondovì, “sì” al sovrappasso chiesto con 438 firme
Testo dell’articolo:MONDOVÌ - I 438 firmatari della sottoscrizione depositata in Comune nel giugno 2006 hanno vinto la loro battaglia in maniera definitiva. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di un’opera che costituiva un problema da circa 20 anni: il passaggio pedonale tra via Saluzzo e via Alba. I monregalesi residenti nelle vie Alba, Saluzzo e Cuneo lo hanno chiesto a gran voce ad almeno due amministrazioni comunali con un avvertimento: «Ci sono decine di persone che ogni giorno attraversano i binari, poi scavalcano il muretto, con pericolo per sè e per gli altri. Non vorremmo che prima o poi accadesse qualcosa di grave». Ora i lavori di realizzazione del passaggio sono partiti grazie all’azione di Comune e Ferrovie dello Stato, che hanno detto sì al progetto redatto dagli uffici comunali. Nell’ultimo sopralluogo, ad aprile, parteciparono il capo del Compartimento Fs di Torino Giacomo Palmieri, l’assessore comunale Enrico Rosso, l’allora consigliere provinciale Marco Botto, che da anni si occupa della vicenda, i tecnici del Comune e una ventina di residenti. Che cosa verrà realizzato? «Un camminamento a raso - spiega Palmeri - sul tratto del sedime che ormai le Ferrovie non usano più perchè è un vecchio prolungamento della Mondovì - Cuneo, nell’ex tratto verso Bastia, che oggi si ferma in città». Sono decine i pendolari che ogni mattina e ogni sera percorrono il tratto tra via Cuneo e via Alba. Due le possibilità: ricorrere a un attraversamento pedonale sulla linea ferroviaria, pericoloso e privo di barriere, oppure uscire dalla Stazione e percorrere quasi un chilometro per raggiungere le abitazioni. In via Saluzzo in molti prima scavalcavano un muretto di recinzione. Del problema si è occupato per anni anche l’ex assessore comunale Livio Viglietti, oggi consigliere comunale d’opposizione, il quale per primo aveva intessuto i rapporti con Rete Ferrovie Italiane. L’accordo odierno riguarda la copertura dei costi dell’opera, a metà tra Comune e Ferrovie: circa 50 mila euro, con la fine dei lavori previsto per febbraio.

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