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Data di pubblicazione:27/11/2008
Fonte:Repubblica edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Torino-Milano in tilt per un cavo: guasto tra Porta Susa e Dora, pendolari in rivolta
Testo dell’articolo:Un cavo caduto e, ancora una volta la linea ferroviaria Torino-Milano è andata in tilt, con treni bloccati e altri annullati, in un orario, la prima mattina tra i più delicati perché è quello in cui più intensa è la presenza di pendolari. È accaduto ieri mattina poco dopo le 6, quando il passaggio di un treno passeggeri ha provocato, tra le stazioni di Porta Susa e Dora, la caduta del cavo che regge la linea elettrica di alimentazione.

La circolazione dei treni è stata subito bloccata. Poi il traffico ferroviario è stato dirottato tutto su di un unico binario per consentire ai tecnici delle ferrovie di ripristinare la linea elettrica danneggiata. Un fatto questo che ha provocato un rallentamento di molti convogli e fatto accumulare ritardi minimi di una ventina di minuti. A causa del congestionamento della linea poi una decina di treni sono stati soppressi. Ritardi e treni annullati hanno ovviamente provocato le proteste dei passeggeri: ci sono stati momenti di tensione per quella che a un certo punto sembrava quasi una «rivolta» dei pendolari, stufi di subire ogni sorta di vessazioni. Poi, per fortuna, intorno alle 9, la linea è stata completamente riaperta e tutto è rientrato nella normalità.

Una normalità fatta di continui disagi per i viaggiatori che non piace per nulla all´assessore ai Trasporti regionale Daniele Borioli che, sull´incidente di ieri mattina ha chiesto alle Ferrovie «una relazione dettagliata». «Voglio sapere quanto è accaduto e perché è successo per poter dare spiegazioni alle centinaia di viaggiatori che sono rimasti a piedi» spiega. La richiesta di chiarimenti è stata fatta in via ufficiale con una lettera urgente inviata ai vertici piemontesi delle Ferrovie. «Il guasto al sistema degli impianti - sottolinea Borioli - si era già verificato la scorsa settimana e si è ripetuto puntuale. Il sistema fa acqua da tutte le parti, è il segnale evidente che la rete ferroviaria italiana soffre di decenni di abbandono da parte dello Stato».

E le Regioni, aggiunge, non c´entrano: «Una buona percentuale dei dissesti dei treni per i pendolari - precisa l´assessore - deriva oltre che dalla vetustà dei mezzi, dalle condizioni della rete e degli impianti, che sono di competenza statale e che vanno spesso in tilt, come dimostrano gli episodi degli ultimi giorni. La responsabilità di questi disastri è dello Stato, che negli ultimi decenni non ha investito risorse sufficienti per mantenere e ammodernare il patrimonio delle Ferrovie, di cui è l´unico proprietario». A questi problemi, conclude Borioli, «si aggiunge la beffa del pesante aumento tariffario su Intercity e Eurostar, del quale noi Regione non siamo nemmeno stati informati, prodotto appena pochi giorni prima che il governo annunciasse trionfalmente che avrebbe bloccato tutte le tariffe, comprese quelle ferroviarie».

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