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Data di pubblicazione:05/12/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Il grande tunnel dei treni: giù l’ultimo ostacolo sotto la Dora Porta Susa e Stura sono collegate
Testo dell’articolo:È stato demolito ieri pomeriggio l’ultimo diaframma della galleria del nuovo Passante ferroviario sotto la Dora Riparia fra le stazioni di Porta Susa e Stura. Si è così conclusa un’altra importante tappa per l’interramento e il quadruplicamento dei binari fra le due stazioni, il cui progetto sarà realizzato per fasi. Entro il 2009, infatti, sarà attivata la linea a due binari che passa nella nuova galleria sotto la Dora mentre entro il 2011, sarà completata una seconda galleria affiancata che consentirà il quadruplicamento della linea.

Numeri imponenti per un’opera imponente, che sta già cambiando il volto della città. Ed è solo il principio. Ieri il Passante ferroviario ha raggiunto un nuovo traguardo: nel giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori, un applauso ha salutato il crollo dell’ultimo diaframma della galleria sotto la Dora fra Porta Susa e Stura. Presenti Giacomo Palmeri, responsabile del progetto per le Ferrovie, Giancarlo Guiati, presidente di Gtt, gli assessori Maria Grazia Sestero (Comune) e Daniele Borioli (regione), il presidente dell’Agenzia per la Mobilità Metropolitana Giovanni Nigro. L’abbattimento ha riguardato l’ultima parete della galleria di 4.500 metri che sottopassa il fiume, un’altra tappa verso l’interramento e il quadruplicamento dei binari. I tempi: entro il 2009 sarà attivata la prima «canna» a due binari ed i treni spariranno dalla superficie; entro il 2011 verrà completata una seconda galleria affiancata che permetterà di quadruplicare la linea. Da metà 2010 in poi, via via che i cantieri delle Ferrovie smobiliteranno, il Comune procederà alla risistemazione superficiale delle aree: da corso Vittorio Emanuele e da piazza Statuto in direzione di corso Grosseto. Operazione prioritaria. Come ha spiegato Sestero, subito dopo il crollo del diaframma ad opera di tre escavatori, il Comune considera prioritari i finanziamenti per la sistemazione delle zone interessate dai cantieri del Passante e del metrò. Una nuova opportunità, ancora da studiare, è rappresentata dall’ampio spazio vuoto che si è aperto tra il piano-strada e le gallerie nelle quali correranno i treni: l’ultima parola spetterà ai Vigili del fuoco, ma - analogamente al corridoio sotterraneo che sovrasta il tunnel del metrò nel primo tratto di via Nizza - si punta a ricavare un provvidenziale numero di posti-auto. Il lotto tra Porta Susa e Stura, 950 milioni di euro, è il secondo in fase di realizzazione dopo quello tra Lingotto e Porta Susa (400 milioni). Alla fine l’investimento complessivo del Passante raggiungerà 1.350 milioni di euro. Cifra colossale, in linea con i numeri del cantiere: 275 mila metri quadri di paratie, 2 milioni di metri cubi di scavi, 113 mila tonnellate di acciaio, un milione di metri cubi di calcestruzzo, 1.500 chilometri di perforazioni, 60 chilometri di pali di grande diametro, 120 mila metri quadrati di superficie coperta... Nei cantieri lavorano 600 operai e 50 tecnici. Ieri sera il cardinale Poletto ha officiato messa nella galleria del Passante all’altezza di piazza Rebaudengo.

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