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Data di pubblicazione:16/12/2008
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Albenga, la stazione è stata declassata Biglietteria verso la chiusura
Testo dell’articolo:ALBENGA - La biglietteria della stazione ferroviaria albenganese si avvia verso la scomparsa, mentre ad Alassio lo sportello è già chiuso da una settimana. Le Ferrovie dello Stato hanno eliminato lo scalo ingauno dall’elenco degli scali principali, inserendola nel novero delle fermate minori. Se la decisione sarà confermata dai vertici dell’azienda nazionale, la prima conseguenza concreta sarà la chiusura del botteghino affacciato su piazza Matteotti entro la fine del 2009. «Purtroppo stiamo vivendo un periodo di estrema difficoltà e questo taglio si inserisce nel quadro drammatico delle comunicazioni in Liguria, arrivate al minimo sopportabile», è il giudizio tranciante di Gianluigi Taboga, presidente nazionale onorario di Assoutenti. «I disagi del trasporto pubblico su rotaia si sommano a quelli su gomma. Non si può tenere esclusivamente conto dell’aspetto economico quando si parla di servizi a scopo sociale. La qualità della vita nella nostra provincia è scesa al cinquantacinquesimo posto in Italia e questi disservizi sono stati determinati», sentenzia Taboga. «Bisogna anche ricordare che l’utenza della nostra della linea ferroviaria è prevalentemente anziana e quindi dalla biglietteria non riceve solo il tagliando di viaggio, ma anche informazioni utili e consigli per affrontare il viaggio, che sempre più spesso si trasforma in un odissea, visto che per andare dalla Riviera a Torino servono tra le cinque e le sei ore. Le classi amministrative e politiche, che continuano a parlare di grandi infrastrutture, dovrebbero occuparsi degli interventi contingenti e quotidiani, che interessano tutta la popolazione. Lo spostamento a monte della ferrovia, ad esempio, porterà all’azzeramento del servizio pubblico locale. A questo punto sarebbe quasi meglio chiudere la linea», attacca il rappresentante dei consumatori. Se ad Albenga lo sportello rischia di sparire l’anno prossimo, nella vicina Alassio la chiusura si è concretizzata la settimana scorsa. «La serranda è abbassata dal giorno dell’Immacolata e i dipendenti hanno fatto capolino solo un paio di pomeriggi. Ormai passiamo tutto il giorno a staccare biglietti e a dare informazioni», racconta Angelo Vinai, consigliere comunale e titolare del bar della stazione.

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