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Data di pubblicazione:21/12/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Il Movicentro, poi la copertura dei binari che dividono Bra
Testo dell’articolo:BRA - Giovanni Arpino nei suoi romanzi racconta di operai che arrivavano con il treno per andare a lavorare nelle concerie, oppure di altri che lo prendevano per andare a Torino, alla Fiat. Quella di Arpino era una stazione periferica, oggi divide in due la città: durante la duplice cerimonia di inaugurazione e della firma dell’accordo di programma tra Rfi, Regione e Comune, ieri mattina,si sono gettate le basi per eliminare il problema. Alla presenza dei presidente della Regione Mercedes Bresso, della Provincia Raffaele Costa, del sindaco Camillo Scimone, di consiglieri regionali, provinciali e comunali, si è tagliato il nastro del Movicentro, la struttura di interscambio tra le diverse forme di trasporto. Scimone: «La costruzione in vetro-cemento, costata quasi 3 milioni di euro, è destinata a divenire luogo di incontro dei viaggiatori, che potranno aspettare il treno, l’autobus o parcheggiare l’auto». La presidente Bresso: «Sono lieta di essere in questa città a firmare l’accordo che farà arrivare ben 3,4 milioni di euro sia per la copertura dei binari e sia per il progetto del passaggio a livello». L’ex-sindaco Franco Guida ha sottolineato: «Oggi ci sono tre grandi istituzioni (Regione, Rfi e Comune) che hanno lavorato per perseguire lo stesso obiettivo: da un lato realizzare questa struttura e dall’altro iniziare l’iter per interrare la ferrovia, senza dimenticare che il primo passa sarà quello della copertura dei binari di via Alba, per collegare la periferia al centro storico».
L’assessore regionale Bruna Sibille, ricordando l’impegno del Comitato spontaneo per l’eliminazione del passaggio a livello, ha ribadito che «si sta delineando la Bra del futuro, che necessita di grandi interventi e di risposte corali». Il collega Daniele Borioli (assessore regionale ai Trasporti): «Oggi si assiste a due situazioni parallele nel campo dei trasporti ferroviari: un passo deciso verso la modernità con l’alta velocità e un passo molto più lento nei confronto delle direttrici locali. Quello di Bra può diventare nodo importante, per cui vale la pena investire risorse». Ha concluso il sottosegretario all’Interno, il senatore Michelino Davico: «I fondi che mancano per il completamento della copertura, tra i 5 e i 6 milioni di euro, li stiamo trovando al Ministero delle Infrastrutture».

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