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Data di pubblicazione:29/12/2008
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:La Regione attacca Trenitalia “Che cosa fa per i pendolari?”
Testo dell’articolo:NOVARA - Dopo un anno di passione per i pendolari novaresi, scendono in campo le istituzioni e sabato 10 gennaio si terrà un vertice in Provincia a cui parteciperanno il presidente Sergio Vedovato, il prefetto Giuseppe Amelio, l’assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli, i direttori dei compartimenti ferroviari di Milano e Torino, il sindaco Massimo Giordano, l’assessore regionale lombardo ai trasporti Raffaele Cattaneo ed i rappresentanti del comitato pendolari. Il 2008 è stato caratterizzato per gli utenti novaresi delle ferrovie da ritardi cronici, carrozze sempre più sporche, treni sovraffollati all’inverosimile, soprattutto sulla tratta più critica, la Novara-Milano, che ogni giorno vede salire sui treni dai 4.500 ai 6 mila utenti del Novarese. Il sindaco Giordano, dopo avere incontrato i rappresentanti dei pendolari, ha portato il «cahier des doleances» a Roma, all’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, «I pendolari hanno diritto ad un servizio dignitoso, non si possono più tollerare i disservizi che hanno caratterizzato gli ultimi mesi», ha detto Giordano, lamentando anche l’aumento dei biglietti. Moretti, ha risposto che Trenitalia è pronta a dotare le linee di più treni, purchè la Regione metta le risorse finanziarie. Una risposta che ha provocato la reazione dell’assessore Borioli, che ha smentito Moretti: «Ho chiesto di poter pagare nuovi treni - afferma Borioli - o treni più lunghi per evitare ai pendolari i disagi e il sovraffollamento che troppo si verificano su questa linea. La risposta delle Ferrovie è elusiva. Non si possono allungare i treni perché i marciapiedi in stazione sono troppo corti e, per metterne di nuovi, bisogna chiedere il permesso a Rfi». L’assessore regionale ha sollecitato le Ferrovie ad un intervento immediato: «Ciò che sta accadendo sulla Torino-Milano, e soprattutto sui treni Eurostar e Intercity, è frutto di una scelta unilaterale di Trenitalia - precisa Borioli - di cui alle Regioni non è stata data neppure informazione preventiva. Per i servizi interregionali, abbiamo avanzato una formale richiesta, disposti a pagare i necessari corrispettivi, per potenziare il servizio, ma abbiamo ottenuto come risposta solo un elenco di problemi: l’inadeguatezza delle banchine e l’incertezza sulla disponibilità di tracce. La Regione è pronta a pagare per potenziare e migliorare il servizio. Ma le Ferrovie sono in grado di dare in tempi brevi un miglior servizio?». L’interrogativo è condiviso dall’assessore regionale lombardo, e sarà al centro della riunione del 10 gennaio. Intanto sulla Novara-Milano negli ultimi giorni, come precisa il comitato dei pendolari in una lettera aperta inviata a Trenitalia, la situazione è ancora peggiorata; gli utenti avevano chiesto treni a doppio piano con sette carrozze per evitare il viaggio in piedi: «Abbiamo potuto verificare che i tre treni ci sono: peccato che non siano negli orari previsti! Ma di sicuro ce la farete ad organizzarvi, così come di sicuro riuscirete ad aggiustare le porte delle carrozze, spesso fuori uso e bloccate. Dopo le vostre assicurazioni che non ci sarebbero state modifiche dopo il 14 dicembre, l’orario è stato modificato. Due minuti in più di percorrenza per tutti i treni, probabilmente in previsione della prossima fermata alla stazione di Rho Fiera: su tutta una serie di treni si aggiungono altri tre minuti, per dare la precedenza a Frecce Rosse, Cisalpino ed Eurostar, così per i pendolari i tempi si allungano sempre».

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