<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:06/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:E a Lingotto si studia il modello Berlino
Testo dell’articolo:Un progetto vero e proprio ancora non c’è, ma l’idea sì. Il modello pure. Modello Berlino. O autogrill, fate voi. Di sicuro - dopo Porta Nuova, quasi completata, e Porta Susa formato lavori in corso - il prossimo restyling toccherà alla stazione di Lingotto. Impossibile mantenerla così. Lo impone il futuro del nodo ferroviario di Torino: tra qualche anno Porta Nuova sarà fortemente ridimensionata, Porta Susa sarà il cuore del trasporto a rotaia e Lingotto il principale anello di congiunzione per tutti i treni provenienti da sud. Senza contare il nuovo volto del quartiere.
Ecco perché più che un restyling sarà una rivoluzione. Una stazione ad arco, sopraelevata sui binari, in grado di collegare corso Caio Plinio con via Nizza. Nel mezzo, un «grumo» centrale con uffici, biglietteria, bar, ristorante, sale d’aspetto e tutto il resto. Poi, una passerella lunga fino al complesso di via Nizza, proprio sotto l’Oval. Una stazione autogrill, insomma, come quelle aree di sosta sulle autostrade italiane costruite «a ponte», da una carreggiata all’altra. O come la nuova Berlino Lehrter Bahnhof, la stazione centrale disegnata da Meinhard von Gerkan, costata circa 700 milioni di euro e inaugurata a metà 2006 dopo dieci anni di lavoro: hall all’interno di un tunnel, archi in vetro e acciaio per evocare l’architettura dell’età industriale, visione panoramica grazie a marciapiedi e uffici posti a 40 metri d’altezza. La stazione ferroviaria di Lingotto potrebbe somigliarle da vicino. Non nelle dimensioni, ovvio. Ma nella forma sì o, come minimo, nell’idea di fondo. Oggi è un piccolo fabbricato. Ha quasi l’aspetto di una stazione di paese: biglietteria e sala d’aspetto sono un locale unico, per i ticket non ci sono che due sportelli e un paio di macchine automatiche. Eppure è attraversata da migliaia di persone al giorno. E, in futuro, oltre che stazione di passaggio e snodo sarà anche la base per certe tratte. L’attuale struttura è quindi obsoleta e inadeguata. E non è nemmeno un buon biglietto da visita per chi arriva in città. Da anni i pendolari lamentano situazioni di degrado, limitate solo durante il periodo delle olimpiadi. Per questo Lingotto verrà sbaraccata, stravolta e completamente rinnovata. Diventerà una stazione-cavalcavia. Insieme con la passerella olimpica - anzi, ben di più - sarà il ponte di collegamento tra le due anime di un quartiere spezzato dalla ferrovia.
L’opera fa parte di un piano urbanistico ben più ampio, che comprende la trasformazione quasi integrale del Lingotto, a cominciare da nuovo grattacielo della Regione progettato da Massimiliano Fuksas, che sorgerà sull’area dell’ex Fiat Avio. I cantieri del gigante partiranno probabilmente a inizio 2010. Quelli per la nuova stazione non sono ancora in calendario, ma ci vorrà del tempo. Per ora siamo alle battute iniziali: un mese fa un workshop internazionale organizzato dal Comune ha riunito per tre settimane a Torino 45 architetti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e del Rensselaer Polytechnic Institute di New York. I giovani hanno unito le forze e dato vita a 15 bozze di progetto. Tutte le soluzioni esplorate hanno un comune denominatore: tratteggiano una bridge station, stazione ponte. Niente di definitivo, ma quel tanto che basta per individuare l’impronta che la nuova stazione dovrà avere.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it