<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:07/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Una “rivoluzione” sulle rotaie
Testo dell’articolo:Anche le ferrovie piemontesi entrano a far parte della «famiglia» delle liberalizzazioni. La Regione, assessorato ai Trasporti, ha predisposto il capitolato per la gara internazionale che tra qualche anno (la previsione è per il 2012) potrebbe mettere Trenitalia in concorrenza con altre società di trasporto su rotaia: italiane e, perché no, straniere. Sino a quella data si sottoscriverà con Trenitalia un contratto ponte che garantisca la copertura del servizio. L’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli chiarisce che l’obiettivo del progetto è quello di «stimolare una maggiore concorrenza sul mercato e quindi un miglioramento del servizio offerto ai viaggiatori». Prima tappa il via libera dell’Unione europea al bando; quindi s’inizierà una ricerca a livello europeo per verificare la disponibilità di aziende ad entrare sul mercato piemontese, fase intermedia prima del decollo definitivo del bando. Quest’ultimo potrebbe non essere unico. La Regione è propensa a dividere la rete ferroviaria piemontese in aree: la prima interessa il sistema ferroviario metropolitano di Torino, la città e i collegamenti con Valsusa, Pinerolese, Canavese, Settimo e Chivasso. Tratte finora coperte da Trenitalia e Gtt, l’azienda di trasporti municipale. Il resto del Piemonte verrebbe suddiviso in altri tre lotti che dovranno coprire il territorio: Piemonte nord-orientale (Novara e il Verbano-Cusio-Ossola), il Piemonte sud-occidentale, di fatto la provincia di Cuneo e i collegamenti con la Liguria di Ponente e la Francia; il Piemonte sud-orientale, cioè Alessandria-Asti e i collegamenti con Genova. Vi è inoltre la previsione di un quinto lotto per istituire collegamenti tra i capoluoghi di provincia piemontesi e Milano e Genova. Si tratterebbe di un servizio simile a quello garantito oggi dagli Intercity e dunque avrebbe prezzi dei biglietti diversi dagli altri tragitti. «Il nostro obiettivo - spiega Borioli - non è quello di far fuori le Ferrovie italiane ma di garantire quantomeno il consolidamento del servizio attuale e di evitare che l’azienda di Stato non si dedichi solo all’alta velocità penalizzando il trasporto locale e il servizio pendolari». Ecco perché nella trattativa per arrivare alla firma del contratto ponte con le ferrovie italiane la Regione cercherà anche di mettere in campo iniziative per una maggiore copertura dei servizi interregionali. L’avvio del Freccia Rossa, infatti, è coinciso con la riduzione del servizio da Alessandria e Asti verso Genova e Roma. Borioli ha chiesto ai suoi uffici di valutare la possibilità e i costi per realizzare un collegamento navetta che da Torino via Alessandria, Asti, Piacenza e Parma arrivi a Bologna dove poi si potrà prendere l’alta velocità.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it