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Data di pubblicazione:07/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Lingotto, 15 navette verso Porta Susa
Testo dell’articolo:Chiamarla seconda linea di metropolitana forse è eccessivo ma dalla fine di gennaio da Lingotto a Porta Susa e viceversa l’Agenzia per la Mobilità Urbana ha intenzione di mettere sui binari una quindicina di convogli navetta che collegheranno le due stazioni. Un servizio che funzionerà dalle 7 alle 20 e servirà a potenziare i collegamenti pendolari che già oggi grazie al passante permettono ad alcuni convogli provenienti da Pinerolo, Chieri e Moncalieri di attraversare la città da sud ad ovest. Il servizio voluto dal presidente dell’Agenzia, Giovanni Nigro, avrà una durata sperimentale di dodici mesi e sarà finanziato con i soldi delle multe pagate da Trenitalia per il disservizio nel trasporto passeggeri, oltre 1 milione di euro l’anno. Secondo Nigro è «la prima volta che si usano i soldi delle penalità pagate dalle Ferrovie per finanziare un potenziamento del servizio per i passeggeri». L’idea dell’Agenzia è quella di sfruttare il completamento di una parte dei lavori del Passante ferroviario per gettare le basi di una linea sotterranea che «può servire anche per togliere del traffico di superficie perché permette a molti pendolari che si attestano al Lingotto di raggiungere Porta Susa e poi con la linea 1 della metropolitana il centro della città». Orari e frequenza dei convogli saranno decisi nei prossimi giorni dopo un incontro tra i vertici dell’Agenzia per la mobilità Urbana e i responsabili di Trenitalia. Ancora Nigro: «Vogliamo far capire ai cittadini la possibilità di usare un mezzo di trasporto veloce, comodo e conveniente come il trasporto su rotaia al posto di far ricorso alla macchina privata». Di fatto il servizio navetta anticipa la funzione che dovrebbe svolgere la seconda linea della metropolitana a cui sta lavorando il comune di Torino e l’avvio del sistema ferroviario metropolitano, quel progetto che ricalca il servizio svolto dalla Rer di Parigi, cioè treni che arrivano dai paesi della provincia e poi attraversano il capoluogo che dovrebbe entrare in funzione a partire dal 2012. Un sistema ferroviario metropolitano su cui scommette la Regione anche per far ripartire i lavori dell’Osservatorio e il dialogo con i sindaci per realizzare la Torino Lione. La Giunta di piazza Castello ha deciso di inserire la nascita del Sfm all’interno del pacchetto di opere pubbliche finanziate dal governo. Un accordo di programma che prevede uno stanziamento di 300 milioni (100 regionali e 200 nazionali) e che dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni dal primo ministro, Silvio Berlusconi, e dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso. I soldi dovrebbero servire per rendere operative alcune stazioni intermedie del passante - da Zapata a San Paolo - e per acquistare una decina di nuovi convogli.

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