<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:08/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Nizza: abbandonati alla stazione
Testo dell’articolo:NIZZA - Se c’è la neve, ammesso che da casa si riesca ad uscire (e nei paesi, per arrivare sulla strada spesso significa spalare fin dalle prime ore del mattino), è normale scegliere il trasporto pubblico. Ma ieri, anche questo era in tilt: alla stazione di Nizza, processione di viaggiatori che tentavano di andare ad Asti o Alessandria. Questi ultimi più fortunati, perché la linea Castagnole Lanze-Alessandria funzionava, ma per la Asti-Acqui i pendolari hanno dovuto rassegnarsi: quattro treni (o autobus sostitutivi) non sono mai arrivati. Un esempio: l’autobus da Acqui per Asti (11,23 da Nizza), dopo mezzogiorno non si era ancora visto. Comprensibile, viste le pessime condizioni delle strade, ma con un’aggravante. Il pullman non passa davanti alla stazione ma in via Roma e quindi allo sparuto manipolo di passeggeri (due o tre persone), non è restato che attendere sotto la neve sul marciapiedi. Senza notizie sulla sorte della loro corriera-chimera: il servizio è concordato tra le Ferrovie e la ditta Arfea, ma non c’è un collegamento telefonico con la stazione di Nizza, per avvertire di eventuali ritardi da Acqui, o peggio di soppressioni. E al pur gentilissimo impiegato delle Ferrovie, alla richiesta di informazioni non restava che rispondere: «Non so, una volta almeno i pullman partivano davanti alla stazione di Acqui e per telefono il mio collega sapeva dirmi se era in viaggio oppure no, invece adesso sono al Movicentro e lui non li vede più. E quindi non è in grado di informarmi». Allo sportello intanto, gente in coda chiedeva informazioni, non ottenendo in cambio nessuna certezza, perché la neve continuava a cadere e «chissà come sarà domani». Alla fine non resta che rassegnarsi: chi può torna a casa e gli altri aspettano: prima o poi un treno passerà. Con l’impiegato, che nel frattempo ha anche fatto da vigile urbano per far sgomberare un’auto e aiutare l’autista dell’unico pullman arrivato a far manovra. Alla fine allargando le braccia sussurrava: «Non c’è neppure più il numero di telefono della stazione sulla guida e come fa la gente a sapere cosa succede?». Ultima «chicca»: il turno dell’addetto finiva alle 13,15. Poi lo sportello è chiuso.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it