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Data di pubblicazione:09/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Corsa a ostacoli per il treno: “Chivasso non vuole il bypass ferroviario”
Testo dell’articolo:AOSTA - Voglia di treno, anzi necessità. Mercoledì sera a Palazzo regionale si parlava di aeroporto, ma molti cittadini hanno fatto confronti con la ferrovia. E c’è chi ha ricordato come nelle vacanze natalizie (l’ultima volta all’Epifania) il treno Torino-Aosta abbia subito due stop, guasti che hanno obbligato i passeggeri a scendere. La tratta ferroviaria è lenta, i guasti non sono certo casi sporadici. Un problema di sempre che mai si è riuscito a risolvere, neppure con la chiusura forzata per l’alluvione del 2000. E’ difficile ottenere i finanziamenti per poter riammodernare, rendere più al passo con i tempi la ferrovia e quando il denaro c’è, ci sono i «no» dei Comuni, come Chivasso. Così, a conclusione dell’incontro sull’aeroporto, in cui molti cittadini hanno ricordato quanto possa essere più utile e strategica una nuova tratta ferroviaria rispetto all’aeroporto commerciale, Rollandin ha annunciato: «L’aeroporto non è un’alternativa al treno. Non partono neppure i lavori della “lunetta” perché Chivasso non la vuole. Eppure c’erano i soldi. Comunque, viva la ferrovia, non è in concorrenza». La «lunetta» o «baffo» è un tratto progettato per bypassare Chivasso e evitare che il Torino-Aosta faccia tappa nella città e cambi senso di marcia. Una necessità per velocizzare il viaggio verso e dal capoluogo piemontese. Ma Chivasso ha opposto una forte resistenza. Così l’opera, nonostante l’intesa tra le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta e i 40 milioni di finanziamento già stanziati per Ferrovie, resta sulla carta. Rollandin ha risposto agli interventi del pubblico, soprattutto a quello dell’architetto Enrico Girardi che ha ricordato come «nel resto d’Europa la politica dei trasporti tende a costruire grandi aeroporti collegati tra loro con la ferrovia, mentre in Italia se ne costruiscono tanti piccoli che sono tutti in perdita». Di qui la sua domanda: «Perché noi abbiamo sviluppato l’idea di un aeroporto commerciale e non quella del treno? Perché non pensare a collegamenti con i più vicini aeroporti con gli autobus invece di pensare a un aeroporto che nella migliore delle ipotesi avrà 45 mila passeggeri l’anno con una perdita di 2,7 milioni?». Paolo Louvin ha aggiunto: «Nel piano la passività prevista è di un milione e mezzo l’anno, ma c’è da tener in conto l’investimento che sarà tra i 30 e i 35 milioni». Quell’«evviva il treno» contenuto nella risposta del presidente della Regione non esclude progetti sulla tratta ferroviaria. Ma Rollandin ha sottolineato la difficoltà e gli ostacoli. La politica dei trasporti regionali non ha escluso la ferrovia. Lo stesso presidente, all’indomani della sua nomina, ha annunciato la volontà di costruire ad Aosta una linea metropolitana su due assi, Est-Ovest e Sud-Nord. La Regione finanzia ogni anno la tratta ferroviaria attraverso un contratto di servizio con Ferrovie. Nella scorsa legislatura era stata anche annunciata la volontà di regionalizzare il percorso ferrato nel territorio valdostano. Progetto che deve essere ancora perfezionato. Non esiste però un piano di investimenti per sollecitare interventi da parte delle ferrovie, mentre è stato concluso il lungo iter per convertire l’aeroporto da turistico in commerciale. Lavori in parte già fatti, altri appaltati, altri ancora in progettazione esecutiva, come l’aerostazione, nonostante un piano economico che indica una pesante perdita di gestione. Altri aeroporti locali, come quello di Levaldigi o di Bolzano, pur avendo bacini di utenza cinque volte superiori, hanno bilanci in «rosso».

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