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Data di pubblicazione:10/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Aspetta e spera: la “lunetta” di Chivasso lanciata verso nuove orbite
Testo dell’articolo:Lo promisero il governatore del Piemonte Mercedes Bresso e l’allora presidente della Regione Valle d’Aosta Luciano Caveri il 31 ottobre 2007: «I soldi ci sono. Intendiamo utilizzarli in modo prioritario per realizzare la cosiddetta “lunetta” per bypassare il nodo di Chivasso. Dobbiamo rinnovare questa ferrovia per facilitare i collegamenti tra Torino e Aosta ed evitare che i 40 milioni di euro stanziati per il 2007 e il 2008 prendano altre strade». Si cominciò a parlarne con decisione nel 2003: chi la chiamò «peduncolo», chi «by-pass», chi «lunetta». Era la soluzione per evitare la stazione di Chivasso e abbreviare i tempi sulla linea Aosta-Torino. Denaro stanziato, progettazione avviata, politici e Ferrovie d’accordo. Sennonché quando in Valle d’Aosta si pronuncia la parola fatata «treno», tutto diventa fumoso, le certezze sfuggono, gli obiettivi perdono contorno. E così i tunnel di trenini costati milioni vengono aggrediti da maligne muffe coltivate da folletti d’alta quota, le ruote di moderni locomotori costati milioni cedono anzitempo sotto il peso di una subdola stregoneria, i progetti per adeguare la linea alle esigenze del viaggiatore del terzo millennio attendono il tocco di una bacchetta di mago. E la «lunetta»? Ancora a ottobre in Consiglio regionale erano state date rassicurazioni sull’avvio dell’opera. Ma giovedì il presidente della Regione Augusto Rollandin ha spiegato: «I lavori non partono perché Chivasso non la vuole». Finirà che i 40 milioni di euro per la «lunetta», a causa di chissà quale sortilegio, prenderanno un’altra orbita.

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