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Data di pubblicazione:11/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Bus e treno integrati
Testo dell’articolo:PINEROLO - Nel 2009 la Regione pubblicherà il bando per la privatizzazione del trasporto ferroviario in cinque macro-aree del Piemonte. Una di queste comprende le tratte tra Torino e le valli, tra cui la Torino-Pinerolo. Per i pendolari del Pinerolese è l’ultima carta per poter sperare in un miglioramento del servizio. In corsa per la gestione dei 30 chilometri di binari ci sarà anche la Sapav, la società di autolinee che gestisce il trasporto su gomma, o meglio il gruppo Arriva, una delle più grandi società europee ad occuparsi di trasporto passeggeri, cui la Sapav fa parte.
«La Regione è partita con il piede giusto, ci sono le carte in regola per fare un passo in avanti. Alle gare per la privatizzazione delle ferrovie noi ci saremo», commenta Marco Piuri, amministratore delegato per l’Italia del gruppo Arriva. La notizia dell’interessamento era già stata anticipata da Giuseppe Proto, direttore della Sapav: «Poter gestire interamente i trasporti verso Torino - spiegava Proto - ci consentirebbe l’ottimizzazione del servizio». Ora la Regione ha presentato all’Unione Europea il capitolato della gara. Sul tavolo ci sono 210 milioni di euro, cinque lotti, 1700 chilometri di binari e una data: treni «privati» a partire dal 2012. «Siamo molto interessati - conferma Piuri - abbiamo esperienza e competenza maturata in Europa dove gestiamo ferrovie in Gran Bretagna, Germania, Polonia, Danimarca e Svezia. È il momento di metterci alla prova in Italia. Vedo in maniera positiva la scelta di suddividere la regione in cinque lotti. Se si vuole davvero aprire il sistema e permettere ai soggetti privati di giocare le proprie carte alla pari dei gestori storici bisogna presentare lotti medio piccoli, dove maggiore può essere la competizione. Il Piemonte va in questa direzione». Nell’attesa della gara, il Pinerolese dovrà continuare a fare i conti con i problemi quotidiani: da un lato un sistema ferroviario che non funziona, tra ritardi, intoppi e guasti, all’altro un trasporto su gomma spesso non sufficiente a trasportare tutti i pendolari, ma con il limite di non poter aumentare il numero delle corse per la «sovrapposizione» con la ferrovia. Un unico gestore per entrambi i servizi potrebbe davvero migliorare la situazione «Quello di Pinerolo non è un caso isolato - sottolinea Piuri -, la privatizzazione spingerà verso una migliore integrazione tra i servizi. In ogni caso dovrà esserci anche una volontà politica: fare trasporto pubblico vuol dire gestire un servizio che da un lato ha un competitore privato e dall’altro è fortemente regolato dall’istituzione».

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