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Data di pubblicazione:12/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:I tedeschi: salviamo noi scalo condannato da Fs. La Railion pronta a movimentare in proprio i carri
Testo dell’articolo:ALESSANDRIA - «Vogliamo restare ad Alessandria e stiamo tentando di convincere Rfi a tornare sui propri passi». Alla sede di Railion Italia stanno lavorando perché la società tedesca che opera in Europa nel trasporto merci e dal 2003 ha aperto la consociata italiana in città (cento dipendenti, per lo più abitanti in provincia), con attività nello scalo ferroviario alessandrino, possa trasferirsi in un’altra parte della regione. La notizia del rischio di chiusura di Railion Italia è nota alla Provincia da fine ottobre: ma solo ora si esprime «grandissima preoccupazione». Il nodo sta nella decisione di Rfi, proprietaria delle infrastrutture ferroviarie, che - si legge nella relazione elaborata da Railion Italia e comunicata alla Provincia -, non avrebbe più «effettuato la composizione dei treni nello scalo di Alessandria», insomma tutta la movimentazione necessaria per spedire le merci in ogni parte d’Italia. «Decisione in contrasto – dicono da Railion – con la nuova intesa stipulata con le Ferrovie italiane che prevede per Railion l’assegnazione di un 50% in più di tracce treno per il 2009. Decisione che ci ha colto impreparati e che rischia di ripercuotersi economicamente sulla nostra attività». Sono stati presi contatti in questi mesi con Rfi per una soluzione. «Abbiamo già proposto – continuano alla Railion – l’autoproduzione, ossia di assumerci l’onere della movimentazione dei treni, del materiale rotabile nello scalo alessandrino: ne abbiamo le tecnologie e la professionalità, però Rfi continua a negarci questa possibilità». Ma la trattativa prosegue: probabilmente decisivi i prossimi 15 giorni. «Tenteremo ancora la carta dell’autoproduzione – continuano dalla Railion – ma entro gennaio dovremo prendere la decisione se lasciare o meno Alessandria». Un eventuale trasferimento della sede e dell’attività fuori provincia penalizzerebbe anche i dipendenti: fra l’altro Railion sta svolgendo un corso di formazione per 12 allievi macchinisti che inizieranno a lavorare a fine mese mentre saranno addestrati a febbraio altri dieci per mansioni di verificatore e formazione treno.
E mentre Ferrovie annuncia la creazione dell’hub alessandrino, uno sviluppo dello scalo merci anche per i trasporti internazionali, l’area viene in realtà ridimensionata: Rfi, sempre del gruppo Ferrovie, ha deciso entro il 2009 il trasferimento delle attività e dei lavoratori del settore smistamento in un altro scalo piemontese, probabilmente Orbassano. Decisione contro la quale i lavoratori dello scalo ed i sindacati avevano anche scioperato.

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