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Data di pubblicazione:15/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Ritardi? Dicono che i nuovi treni soffrono di stress da ghiaccio”
Testo dell’articolo:Elena Martini, di Saluzzo, lavora a Torino. Prende il treno ogni giorno: «Ho la fortuna di avere un orario flessibile - spiega - e la possibilità di recuperare la sera i minuti persi nel viaggio del mattino. Minuti che, settimana dopo settimana, diventano ore e giorni “regalati” agli intoppi quotidiani (anche quattro ore, andata e ritorno, da Savigliano a Torino). Disservizi e ritardi tollerabili fino a che non si tira troppo la corda, come negli ultimi giorni quando la nostra paziente, o rassegnata, comprensione è diventata rabbia. Ciò che manca è il rispetto, non solo un servizio di trasporto pubblico». La lista nera dei disguidi è sterminata: «Treni soppressi nonostante i tabelloni continuino a indicarli in arrivo, littorine da tre carrozze in servizio nell’ora di punta, carrozze stracolme, guasti continui agli impianti, porte che non funzionano, motrici che vengono attaccate a Porta Nuova due minuti prima della partenza, con conseguenti pesanti ritardi. Esilarante l’ultima spiegazione delle Fs: i treni di nuova generazione soffrono di stress da ghiaccio e neve». Dipendente di una società finanziaria, Gianfranco Dutto vive a Fossano e lavora a Cuneo. Racconta: «Dallo scorso dicembre, il treno che prendevo di solito per recarmi in ufficio (il 4463) è stato posticipato di dieci minuti e, da gennaio, praticamente non si è più visto: soppresso quasi tutti i giorni. Sono costretto prendere l’auto, che costa di più, è meno sicura con le strade gelate e, arrivato a destinazione, devi pure cercarti un parcheggio». L’accusa alle Ferrovie è sempre le stessa: «Non ci informano. Quando succede un intoppo, nessuno pensa che la prima cosa da fare è comunicarlo agli utenti: anche in casi difficili, come le nevicate, ci si può organizzare con mezzi alternativi. Basta saperlo». Annunziata Lavina è utente della Saluzzo-Cuneo, una linea «minore» sopravvissuta. Scambi gelati e passaggi al livello che si chiudono, qui, sono all’ordine del giorno. «Se durante la nevicata qualche disagio era comprensibile, quindici giorni dopo no. Stamattina (ieri, ndr) c’era il sole, eppure è stato soppresso il collegamento delle 6,57 da Saluzzo a Cuneo. Perché? L’informazione manca, almeno quella ufficiale. Se non fosse per qualche capotreno che ci avvisa e il tam-tam degli abbonati con il passaparola alle fermate non sapremo nemmeno se c’è il pullman sostitutivo».

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