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Data di pubblicazione:17/01/2009
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Torino-Cuneo: più che un viaggio, una scommessa
Testo dell’articolo:Maltrattati, sfiniti, ma non rassegnati. I pendolari della tratta Torino-Cuneo vogliono alzare il volume della loro protesta che finora si è limitata al capotreno o al macchinista di turno. Il problema è diffuso su tutta la fascia oraria ma si concentra tra le cinque e le sei del pomeriggio, l’orario di punta. Quotidianamente a Porta Nuova almeno un treno viene cancellato senza preavviso e ci si ritrova a viaggiare in più di trecento in due vagoni che potrebbero contenerne cento. «E poi succede che al Lingotto ci sono altri che vorrebbero salire e quando non possono fermano il treno - dice un pendolare -. Li capisco, un giorno qualcuno di noi perderà la testa, così non si può andare avanti». L’aria è pesante su questi treni e non solo per l’eccesso di persone. «Ma non c’è un limite di capienza?», chiede un viaggiatore. E si vede uno strisciante associazionismo che inizia a prendere forma: «Riuniamoci - dice un altro - e andiamo in Regione, dal sindaco. Facciamoci sentire, non possiamo essere trattati come bestie». Intanto l’addetto alla manutenzione tiene ben visibile la sua mazzetta per controllare i freni.
«Non sono mai stato aggredito - dice - ma la rabbia dei pendolari è davvero tanta...».

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