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Data di pubblicazione:20/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:La Posta dei lettori: odissea da pendolare sulla Asti-Nizza
Testo dell’articolo:Non c’è limite al calvario dei pendolari della linea Asti-Nizza. Rassegnati ai quotidiani ritardi, alle sostituzioni con autobus con attese interminabili, non avevamo ancora sperimentato l’esperienza della sistematica soppressione dei treni senza alcuna sostituzione, con i pendolari lasciati in balia di se stessi, con il motto «arrangiati!». Questo è accaduto per diversi giorni, in coincidenza e successivamente alle ultime nevicate. Alcuni di noi hanno avuto la sfortunata esperienza di essere dirottati su Alessandria e di tornare ad Asti alle 21 dopo aver peregrinato tutto il pomeriggio fra coincidenze e soppressioni. Ci chiediamo quali siano i termini di un servizio pubblico e se sia ammissibile una continuità di questo genere nel disservizio, e se sia lecito vivere con l’ansia di arrivare a casa a ore impossibili, senza contare che si prevedono altre nevicate!
Alcuni di noi viaggiano da moltissimo tempo e mai hanno incontrato tante difficoltà sulla linea come negli ultimi anni: al contrario, il treno è sempre stato una valida alternativa all’auto e, soprattutto in coincidenza del maltempo, anche per coloro che abitualmente non utilizzano questo mezzo. Ci chiediamo se il trasporto ferroviario possa ancora essere considerato un pubblico servizio e se esistano degli obblighi da parte di Trenitalia nei confronti degli utenti.

BINDELLO ANNA ROSA, GATTI DANIELA, MERLONE MARISA, MOHAMED EL FARISSI, PARODI EMILIO
rappresentanti dei pendolari

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