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Data di pubblicazione:21/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Treno degli studenti pericoloso con un solo vagone da Limone
Testo dell’articolo:LIMONE PIEMONTE - Treni ancora in ritardo sulle tratte cuneesi ma «puntuali» arrivano le segnalazioni dei lettori che, giorno per giorno, continuano a denunciare i disservizi delle Ferrovie. L’ultima lettera a «La Stampa» (che pubblichiamo in questa pagina) è firmata da 52 pendolari stanchi di subire le beffe di Trenitalia senza che nessuno si senta in dovere di fornire spiegazioni. C’è anche chi ha deciso di scrivere agli enti pubblici per chiedere interventi. E’ il caso di Rosanna Giordano, utente Fs di Robilante, che ha inviato il racconto dell’ultima odissea patita sulla Cuneo-Limone al presidente della Provincia Raffaele Costa, ai sindaci di Borgo San Dalmazzo, Roccavione, Robilante, Vernante, Limone e alla Comunità montana. Dalle Valli Gesso e Vermenagna l’hanno presa sul serio e hanno inoltrato il reclamo alle Ferrovie firmato dal presidente dell’ente Ugo Boccacci. «Non è la prima volta che riceviamo lamentele sul servizio ferroviario - spiega Boccacci -. Chiediamo maggior impegno alle Fs per garantire un servizio efficiente che promuova l’utilizzo dei mezzi pubblici meno inquinanti. Anche perché facciamo tanti sforzi per mantenere in vita la linea Cuneo-Nizza, sempre sotto minaccia di chiusura e considerata “ramo secco”». La proposta: un’assemblea di sindaci e pendolari. Quelle stesse Ferrovie che la signora Rosanna Giordano critica: «I disagi non ci permettono di arrivare in tempo sul lavoro e a scuola. I treni soppressi sono comunicati all’ultimo minuto. Quando ci sono, sono sovraffollati». Un caso su tutti: il treno degli studenti, delle 7,20, da Limone a Cuneo che sovente viaggia con una sola carrozza. «Per tratti brevi, siamo disponibili a viaggiare anche su convogli che non ci informino in tempo reale sulla prossima fermata, ma non in continua a attesa e fra mille disagi». Sempre in ritardo e senza spiegazioni.

È ormai diverso tempo che noi pendolari abbiamo non pochi problemi con i mezzi di trasporto Trenitalia. Le avversità atmosferiche nell’ultimo periodo possono aver contribuito a peggiorarli, ma non crediamo che i disservizi di questi giorni abbiano a che fare con il maltempo, che di fatto non c’è. Negli ultimi giorni sono stati soppressi un gran numero di treni sulle tratte Torino - Cuneo, Torino - Savona, Asti - Cuneo. Quello che di più ci irrita, oltre al disservizio, è il fatto che non ci viene fatta alcuna comunicazione dal personale in stazione, se non all’ultimo momento, e che lo stesso personale «navighi praticamente a vista». L’apice è stato raggiunto alla Stazione di Savigliano la mattina del 14 gennaio, quando l’altoparlante annunciava l’arrivo del regionale 4463 da Asti per Cuneo delle 7,39, stranamente in orario. Un attimo dopo l’altoparlante annunciava la soppressione dello stesso convoglio con autobus sostitutivo sul piazzale antistante la stazione. In realtà, mentre la totalità dei passeggeri era in attesa sul piazzale, il treno, dichiarato soppresso pochi minuti prima, transitava per la Stazione e ripartiva senza aver praticamente imbarcato i passeggeri in attesa fuori che, non avvertiti, erano all’oscuro del passaggio. L’autobus nel frattempo non è arrivato e siamo stati costretti a prendere il treno successivo delle 7,50 in leggero ritardo. Il giorno successivo, 15 gennaio, il treno numero 4463 delle 7,39 è arrivato abbastanza puntuale a Savigliano, accumulando poi ritardo all’arrivo a Cuneo, mentre il 4427 delle 7,50 è stato soppresso. Il 19 gennaio il treno 4427 si è guastato a di Cavallermaggiore, mentre il 4463, che siamo stati costretti a prendere, era in ritardo di alcuni minuti. Un guasto può sempre capitare, il problema è che succede più frequentemente di quanto forse dovrebbe. Poco tempo fa lo stesso treno si guastava a circa 300 metri dall’arrivo alla stazione di Cuneo, in pieno viadotto. Siamo rimasti fermi al freddo 40 minuti prima di essere rimorchiati in stazione, senza che nessuno ci avvertisse di quanto stava succedendo. Lo stesso problema di ritardi e soppressioni si è verificato negli stessi giorni nella direzione opposta. Ritardi, soppressioni, guasti, convogli sottodimensionati: si potrebbe forse attingere alle risorse nel museo ferroviario di Savigliano, probabilmente questi treni non avrebbero lo «stress da gelo» dichiarato per i nuovi convogli! Sarebbe inoltre opportuno che tutte le stazioni (almeno quelle maggiori ) fossero fornite di monitor funzionanti e riepiloganti esattamente la situazione dei treni in transito. Particolare degno di nota è che a Bra l’unico monitor in sala d’attesa è sparito improvvisamente. Ritardi di 5 - 10 minuti, anche se non giustificati, sono all’ordine del giorno, ma nell’ultimo periodo la situazione è diventata grottesca, ripercuotendosi pesantemente sia sui lavoratori sia sulle aziende.

UN GRUPPO DI PENDOLARI
SEGUONO 52 FIRME

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