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| Data di pubblicazione: | 22/01/2009 | |
| Fonte: | La Stampa edizione di Cuneo | |
| Titolo dell’articolo: | Le proteste dei pendolari a cuneo@lastampa.it: «I disservizi colpa soprattutto dei politici» | |
| Testo dell’articolo: | Leggo lettere e articoli di protesta contro i trasporti ferroviari. Sarebbe troppo lungo rispondere a tutte le segnalazioni che riguardano il mio settore di lavoro. Non ho i titoli e nemmeno l’autorizzazione, anche se mi piacerebbe dare il mio modesto contributo di chiarimenti. Mi limiterò a ricordare al consigliere regionale Claudio Dutto che l’attuale orario ferroviario è figlio degenere delle proposte dell’allora assessore regionale ai Trasporti William Casoni (suo attuale collega di coalizione). Molte tracce ferroviarie sono inutili e, in molti casi, danneggiano gli orari di quei treni che dovrebbero e potrebbero essere più puntuali e meglio serviti. La scelta di mettere più treni di quelli che sono effettivamente utili e possibili nella situazione attuale delle strutture è figlia di promesse elettorali che hanno finito per danneggiare i passeggeri più che i disservizi delle stesse Fs. C’è una insufficiente e confusa competenza da parte dei tecnici responsabili della Regione e il consigliere Dutto, (che è un appassionato conoscitore dei treni), dovrebbe prenderne atto. La Regione dovrebbe coordinare al meglio le ingenti spese per i trasporti ferroviari e stradali, operando scelte e integrazioni (ferrovia/gomma) ma non è stata capace, fino ad oggi, di farlo. L’assessore ai Trasporti è il responsabile della programmazione e colui che, di fatto, «tira fuori i soldi» da destinare ai vari vettori, avendo, così, in mano la possibilità di condizionarli. Ma credo che nessuno abbia mai fatto un serio studio di programmazione: e i risultati lo testimoniano. Affermare che le responsabilità sono solo del Trasporto Ferroviario regionale e delle ferrovie in genere, è un fragile e discutibile alibi che cerca di nascondere colpe e carenze che sono tecniche e politiche.
GIUSEPPE TINAGLIA FERROVIERE BORGO SAN DALMAZZO | |
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