<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:27/01/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Il sindaco ringrazia Berlusconi
Testo dell’articolo:«Grazie Berlusconi». L’aveva anticipato al consigliere della destra Lonero che lo aveva verbalmente tampinato sui pessimi conti di Palazzo Civico e le ricadute su Torino: «La stupirò». E in effetti il sindaco Chiamparino, dopo aver denunciato tutta una serie di rischi che le manovre tremontiane rappresentano per i conti comunali, ha voluto pubblicamente ringraziare il Governo. «Nonostante il difficile momento economico - ha detto il sindaco a Lonero e al resto del Consiglio comunale - pensiamo di essere in grado di completare il prolungamento della metropolitana, mettere le basi per realizzare un giorno la Linea 2, completare il Passante e provvedere alla necessaria manutenzione dei beni della città. Ma dico anche grazie al Governo e apprezzo l’intesa con Berlusconi che stanzia 300 milioni per completare il nodo ferroviario di Torino. E’ un importante segnale di attenzione ottenuto grazie anche al lavoro della giunta regionale della presidente Mercedes Bresso». A rendere particolarmente felice il sindaco è stato, in particolare, l’inserimento nel pacchetto di finanziamenti della futura Linea 2: «Lo possiamo interpretare come una sorta di start up». A margine del Consiglio, il sindaco ha avuto anche parole di elogio per il fatto che, sempre da Roma, arriveranno i finanziamenti attesi per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Le parole del sindaco sono arrivate al termine di un acceso dibattito sui conti comunali che ha un po’ ripercorso le polemiche di queste settimane alimentate dagli studi della milanese Civicum («Torino ha il più alto debito pro-capite d’Italia»), in parte contraddetti dalle analisi delle Fondazioni di ricerca dell’Anci («Debiti? Macchè, sono investimenti») fino al timore che l’inchiesta sui derivati accesi dal Comune di Milano (i manager di 4 banche e due ex-dirigenti comunali meneghini indagati per truffa) possano riverberarsi su Torino. «Non è un mistero - ha spiegato l’assessore al Bilancio, Passoni - che con due delle 4 banche indagate a Milano, l’Ubs e la Jp Morgan, anche Torino ha stipulato contratti derivati rispettivamente per 196 e 258 milioni, pari al 37% del miliardo e 197 milioni della cifra complessiva di finanza derivata a nostro carico. Un debito sotto controllo. Per quanto riguarda l’inchiesta milanese non posso che dire che ogni città fa storia a sè. Qui non c’è alcuna inchiesta».
Dal consigliere Rattazzi (Pd) è invece venuta una parola, si spera definitiva, sul debito che grava su ogni torinese: «Sono 3.555 euro, esattamente come Roma e a poca distanza da Milano». Com’è possibile una così grande differenza dalle cifre comunicate da Civicum? «Perché sono state sommate due volte le stesse cose - ha spiegato Passoni - ad esempio i mutui e le rate che comportano» e «poi - ha aggiunto Rattazzi - non sono omogenei i dati da città a città».

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it