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Data di pubblicazione:30/01/2009
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Diario di un pendolare - E dal primo febbraio via allo sciopero bianco dei viaggiatori
Testo dell’articolo:Da dopodomani i pendolari daranno il via ad uno sciopero bianco sui treni. Il primo febbraio andrà in vigore l’ennesimo aumento, privo di preavviso, non se ne fa accenno nella Finanziaria 2009 né in altri documenti contabili. Nè la qualità del servizio dei treni lascia intuire nulla di simile. E allora i viaggiatori hanno pensato di protestare in modo diverso dal solito.

Ecco il vademecum diffuso dai pendolari della linea Milano-Novara:

• Lo sciopero bianco è una forma di protesta che possiamo attuare TUTTI. Non corriamo alcun rischio di sanzioni nonostante le eventuali minacce di multa.

• Abbiamo bisogno della solidarietà e dell’appoggio del conduttore: spiegagli i motivi della nostra pacifica azione dimostrativa. Spiegagli che così non è proprio possibile viaggiare, mettilo davanti alla realtà delle cose, cita gli ultimi spiacevoli episodi che ti sono accaduti sul treno (ne avrai a decine), sfiniscilo a suon di chiacchiere. Le nostre pessime condizioni di viaggio equivalgono per esso a pessime condizioni di lavoro: capirà.

• Alla richiesta da parte del controllore del titolo di viaggio rifiutati cortesemente ma con fermezza di esibirlo manifestando la tua insoddisfazione nei confronti del servizio.

• Cerca di prendere tempo: accertati sempre che il capotreno abbia berretto e tesserino distintivo (solo così può esercitare la sua autorità) e fai notare i problemi del treno su cui stai viaggiando (minuti di ritardo, porte, riscaldamento, illuminazioni non funzionanti…).

• Non innervosirti, non cercare lo scontro con il conduttore. Se proprio non vuole capire, asseconda la sue richieste e mostra l’abbonamento. Non facciamoci staccare multe inutilmente.

• Se possiedi un abbonamento annuale, rifiutati comunque di mostrare il documento di viaggio. Ricorda che questa iniziativa è un mezzo per comunicare il nostro disagio.

• E’ assolutamente necessario che tra noi pendolari si instauri un rapporto di reciproca solidarietà (qualora già non fosse). La formazione di una “massa critica” sul treno riduce al minimo la possibilità di incappare in inconvenienti. Cerca e dai solidarietà ai tuoi compagni di viaggio se li vedi in difficoltà “in balia” di un controllore particolarmente ostinato.

• In caso di discussioni accese con capitreno non particolarmente intelligenti, manda una segnalazione alla casella di posta del Comitato, così che sia possibile intraprendere provvedimenti.

• Diffondi l’iniziativa tra i compagni di viaggio attraverso fotocopie di questo volantino e passaparola.

• Diffondi l’indirizzo e-mail del Comitato (compendolari.mi-no@email.it) : è il mezzo di comunicazione più veloce ed efficace.
• Se ancora non lo sei, iscriviti alla mailing list del Comitato, inviando un messaggio con oggetto “ISCRIZIONE MAILING LIST”.

Nonostante le solite operazioni di facciata, poco è cambiato in questi anni. Nonostante la “voce grossa” fatta dalla Regione (vi ricordate Formigoni che minaccia blocchi ai Frecciarossa”) e nonostante i viaggi di solidarietà (ma quanto vera?) dell’Assessore Cattaneo, Trenitalia continua a gestire il servizio con incapacità e scarsissimi risultati. La verità è che la Regione è responsabile quanto Trenitalia dello scempio dei nostri viaggi quotidiani perché da sempre sta a guardare, investendo altrove. Il tutto mentre la qualità della nostra vita decade inesorabilmente. BUONO SCIOPERO.

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Per capire meglio i motivi di questo sciopero basta leggere alcune puntate del “Diario di un pendolare” scritte da Massimiliano Davoli, dieci treni a settimana da anni.

Lunedì 19 gennaio 2009 sera: CARROZZA DECLASSATA; ABBONATI DI PRIMA CLASSE IN PIEDI

Questa sera il treno reg 2285 MI-BO è partito “in orario” dalla stazione di Milano Rogoredo . Naturalmente la porta di accesso ad una delle due carrozze di prima classe era chiusa, per cui processione di pendolari alla porta vicina per salire dalla carrozza “confinante”.

Per gli abbonati di prima classe subito una ulteriore brutta sorpresa: una delle due carrozze di prima classe è declassata per cui già stracolma di gente seduta in piedi; abbiam tentato la fortuna nell’unica carrozza di prima disponibile, consapevoli che avremmo fatto il viaggio in piedi. Rassegnati per l’ennesima beffa (non perdo mai occasione per ricordare che l’abbonamento mensile costa 164+8 euro per accedere a qualsiasi categoria di treno) ci siamo organizzati per viaggiare in piedi con i consueti miracoli d’equilibrismo.

Qualche istante dopo la partenza, il treno appena uscito dalla stazione si è fermato inspiegabilmente per 8 minuti circa (colpa della pioggia? Mah…)

Con altri pendolari di lungo corso, abbiamo commentato “simpaticamente” i disservizi a cui siamo sottoposti ogni giorno, ma per correttezza mi asterrò dal riportare i termini coloriti utilizzati durante la chiacchierata.

Alle 19 il treno ha raggiunto Lodi, dove molte persone sono scese liberando quindi anche tanti posti a sedere, per cui la dozzina di persone che avevo notato in piedi (me compreso) hanno potuto “accomodarsi” fino a Piacenza. A quel punto ho potuto accendere il notebook e continuare il “reportage” interrotto stamattina quando ero a bordo dell’accelerato travestito da Eurostar!!

Il treno R2285 ha raggiunto Piacenza con 10 minuti di ritardo. Questa sera sono già stanchissimo ed è solo lunedì!


20 gennaio 2009: TOTO-TRENO : Nuovo concorso a scommesse!

Questa mattina Vi scrivo dal R2912 delle h.7:35, partito abbastanza “in orario” dalla stazione di Piacenza. Questo regionale ha due carrozze di prima classe, di cui una senza riscaldamento; incrocio il controllore che mi suggerisce di andare nell’altra dove c’è ancora posto e il riscaldamento funziona: ho apprezzato la gentilezza, però ci sarei arrivato anche da solo!

Dopo aver percorso qualche km, il R2912 ha rallentato tantissimo nei pressi della stazione di S.Stefano fermandosi anche qualche secondo e procedendo a passo d’uomo fino alle “porte” della stazione di Codogno, dove si è fermato per qualche minuto sotto un cavalcavia probabilmente a causa di un semaforo rosso.

1) Arrivo effettivo nella stazione di Codogno h.7:56 (previsto h.7:44): come già scritto nei gg scorsi, non credo alla sfortuna, ma unicamente al fatto che, su qualsiasi treno si salga, il ritardo è garantito; idea! potrei organizzare una sorta di concorso quotidiano “TOTO-TRENO” e far compilare una schedina per indovinare quale convoglio accumulerà più ritardo di tutti.

2) Casalpusterlengo arrivo effettivo h. 8:04 (previsto h.7.49)

3) Lodi arrivo effettivo h.8:18 (previsto h.8.01); è allucinante pensare che a quest’ora dovremmo già essere a Rogoredo; peccato che manchino ancora 30 km circa.

4) MI Rogoredo arrivo effettivo h.8:35 (previsto h.8.20): TOTALE 15 minuti di ritardo.

RISULTATO FINALE :64 km in 60 MINUTI!!! COL MONOPATTINO, AVREMMO IMPIEGATO MOLTO MENO!!!!!!

Questa non è vita! TRENITALIA dovrebbe farci viaggiare gratis sui propri mezzi, anzi…pagarci! Devo aggiungere che oggi, in metropolitana, ho impiegato altri 42 minuti per raggiungere la sede di lavoro… ne sono certo: è una giornata terribile!


Martedì 20 gennaio 2009 (sera) IN ANTICIPO!

Questa sera il treno IC 597 MI-TR è partito dalla stazione di Milano Rogoredo con qualche minuto di ritardo.

Dopo essermi tele-trasportato a bordo (attraverso la solita porta segnalata chiusa!) sulla stessa carrozza della settimana scorsa , con “WC GUASTO”, possibile che non abbiano ancora avuto il tempo di ripararlo? Ho notato che l’indicatore luminoso segnala la “ritirata” come disponibile, per cui, in corridoio, c’è un continuo viavai di persone, serene all’andata e… incavolatissime al ritorno…

Il treno IC597 ha poi recuperato qualcosa, arrivando puntuale nella stazione di Lodi;

successivamente ha percorso il tratto LO-PC senza grossi intoppi, raggiungendo Piacenza in clamoroso anticipo di 2 min! Un po’di sereno (anche se è già notte), in una settimana iniziata in modo disastroso.


28 gennaio 2009

Oggi a Rogoredo, il treno IC 597 MI-TR è stato annunciato con 15’ di ritardo. RASSEGNATO e sconsolato mi sono accomodato in sala d’attesa e , naturalmente, ho acceso il notebook per “spifferare” tutto ai media. Qui, purtroppo, non è disponibile la connessione Wi-Fi, altrimenti, invierei le notizie in “tempo reale”

Si fa strada l’ipotesi di “prendere” il regionale 20431 (Sesto S.G. – PC); ma ecco che, improvvisamente,sullo schermo il ritardo del “TERNI” viene ridotto a 10’: sarà vero? Mmhhh, per sicurezza corro verso il binario 8; raggiunta la banchina, mi rendo conto che il treno, in effetti, è in arrivo, ma sta viaggiando troppo velocemente e da’ a tutti l’impressione di non “volersi” fermare (date anche le ripetute “stromabazzate” tipiche dei treni in transito): davanti a me ,per qualche istante, si ripresenta lo “spettro” del 19 novembre quando, in direzione opposta, il treno del mattino saltò letteralmente la fermata di Rogoredo; la sensazione che (oggi) il macchinista si sia accorto all’ultimo momento di doversi fermare è stata fortissima, come la frenata che ha compiuto per rimediare: per sua fortuna la banchina è molto lunga ed è riuscito a limitare i danni, costringendoci a fare solo qualche decina di metri in più per salire (velocemente!) a bordo.

Ad ogni viaggio, mi rendo conto che dovrei portare sempre con me una telecamera per immortalare questi eventi incredibili e troppo frequenti; ma riferisco solo una piccola fetta della triste realtà vissuta quotidianamente dai pendolari!

Il convoglio è partito con 11’ di ritardo ed ha raggiunto Piacenza mantenendo inalterato il ritardo stesso. Anche stasera avrò una nuova appassionante puntata della “treno-novela” da raccontare in famiglia!



29 gennaio 2009

Come ieri mattina, il treno ES*9776 BO-MI era annunciato puntuale, ma è arrivato e ripartito con 4’ di ritardo. Quattro minuti sembrerebbero pochi, ma quando il termometro segna +0°C, diventano interminabili. I cosiddetti “giorni della merla” stanno rispettando le previsioni; la disinformazione FS ci costringe ogni giorno ad esporci inutilmente al freddo e al gelo, nella vana attesa di un treno mai puntuale.

Alle porte di Lodi, consueto e significativo rallentamento per consentire ai passeggeri di contare precisamente le finestre di tutti gli edifici presenti ai lati della ferrovia…

Abbiamo raggiunto la stazione di Rogoredo con 4’ di ritardo ,secondo FS; (ricordo che altri 9 minuti di “tolleranza” sono già compresi nel prezzo!).

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