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Data di pubblicazione:04/02/2009
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:“Treni sempre in ritardo e adesso anche più cari”. Le Ferrovie: “Tagli alle corse solo in caso di nevicata”
Testo dell’articolo:SAN DAMIANO - Ormai si conoscono tutti, se non altro via mail, attraverso le lettere che in queste ultime settimane si sono accumulate nella posta virtuale del Comitato pendolari della linea Asti-Torino. Un fitto scambio di corrispondenza «ferroviaria», tra richieste d'informazioni e segnalazione di disagi, che da lunedì ha subìto un'impennata: «Merito della neve» spiegano i viaggiatori, conservando l'ironia. Neanche quest’ultima precipitazione ha risparmiato le Ferrovie: le segnalazioni di treni in ritardo o soppressi, autobus sostitutivi inesistenti, hanno intasato la posta del Comitato. «Ma fra le precipitazioni di gennaio e quest'ultima è passato del tempo, in cui ritardi e soppressioni si sono verificati comunque - fa presente il portavoce, Claudio Lano - Sembra che la neve si sia rivelata un'ottima scusa per spiegare ritardi fra i 20 e i 40 minuti e almeno due treni soppressi al giorno». Stando ai dati della Regione, a gennaio circa il 95% dei treni sono arrivati a destinazione con un ritardo inferiore ai 15 minuti, il 94,46% lunedì, durante la nevicata. Possibile? «Certo, perché non tengono conto né dei treni soppressi, né di quelli che subiscono ritardi per il maltempo» specifica Lano. All'indirizzo di posta poveripendolari@yahoo.it le mail sono arrivate numerose. C’è chi segnala che «il treno delle 7,20 da Porta Nuova, durante le nevicate, si è fermato più di un'ora a Trofarello e un'altra volta nella campagna astigiana, senza nessuno che dicesse nulla», altri commentano con ironia che «con la neve Trenitalia fornisce un buono treno Voghera-Torino con due carrozze in meno, tipo carro bestiame, con l'aggiunta di fermate intermedie in cui non riesce a salire nessuno», altri ancora raccontano di soppressioni e ritardi di 20 minuti, fra ieri e lunedì mattina, sulla linea Novi-Torino. E Trenitalia risponde: «Abbiamo applicato il piano neve, diluendo le corse per svolgere i controlli e pulire gli scambi». Con qualche difficoltà a organizzare i bus sostitutivi: «Soprattutto a gennaio, quando anche molte strade erano impraticabili». A metà del mese scorso, poi, è nato un secondo problema: «Abbiamo dovuto mandare in manutenzione straordinaria alcuni mezzi danneggiati - precisa l'azienda - ma sono stati tutti ripristinati». Ci sono però disagi che vanno al di là del maltempo: fra le segnalazioni, carrozze fredde, porte guaste, sporcizia e viaggi in piedi. Con qualcuno che ironizza sul «nuovo abbonamento annuale per l'accesso ai treni Intercity, presentato dalla Regione, costo 150 euro, peccato che nessuno abbia detto che il precedente ne costava 95». Ora si discute sull'aumento del costo per le tratte sovraregionali: «Coinvolge chi da Torino, o da Asti, va a Milano, per esempio. Su quella linea - spiega Lano - i pendolari hanno fatto uno sciopero bianco, scegliendo di non mostrare ai controllori l'abbonamento, stiamo pensando a un incontro fra comitati, per organizzare una linea d'azione comune».

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