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Data di pubblicazione:05/02/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:La sfida del super treno Torino-Roma in 4 ore e 15’
Testo dell’articolo:Chissà che cosa ha pensato Maurizio Montagnese, presidente della Sagat, quando durante l’inaugurazione della stazione di Porta Nuova ha sentito Mario Moretti, amministratore delegato delle ferrovie, annunciare che da sabato 12 dicembre sarà operativo il collegamento ad alta velocità Torino-Milano-Salerno. Già, perché da quel giorno per arrivare nella Capitale ci vorranno solo 4 ore e 15 minuti. E si potrebbero risparmiare altri 15 minuti se le Fs decideranno di mettere un «Freccia Rossa» diretto da Porta Susa alla Tiburtina. Certo Montagnese subisce le conseguenze del disservizio della nuova Alitalia sull’aeroporto di Caselle. La nuova compagnia di bandiera ha una decina di mesi per migliorare il servizio ma è evidente che il «Freccia Rossa» richiama un numero sempre maggiore di passeggeri. Senza dimenticare che le performance dell’alta velocità - ieri il treno che sta collaudando la linea veloce Bologna-Firenze è stato battuto il record italiano di velocità, 362 chilometri l’ora - rappresentano la miglior campagna di promozione. Del resto in pochi mesi di esercizio il super-treno sta conquistando quote progressive di mercato tanto che Rfi, rete Ferroviaria Italiana, studia un collegamento non stop ad alta velocità tra la stazione di Milano Rogoreto e Roma Tiburtina. Moretti ha puntato molto sull’alta velocità. E ieri ha annunciato che il «bando per l’acquisto dei nuovi treni ad Alta Velocità è in fase di predisposizione». Ma questo è il futuro. Ieri la lingua è tornata a battere dove il dente duole, per la precisione sui treni dei pendolari. L’argomento è stato introdotto dal ministro Matteoli, interessato ai deficit del servizio (ritardi, guasti e pulizia) tanto quanto le performance dell’alta velocità. Sul fronte della pulizia, la buona notizia è che le gare sono state completate: ad aprile le nuove imprese cominceranno a lavorare in cinque Regioni, a giugno seguiranno le altre (tra queste il Piemonte). Questione annosa, quella dei treni regionali ed interregionali, sulla quale Moretti ha un’idea precisa: «Da quando sono alle Ferrovie non ho ancora speso un soldo per l’Alta Velocità, vorrei che fosse chiaro: ho solamente comprato 150 locomotori e 700 carrozze per il trasporto locale. Se nel 2009 i conti andranno a posto è perché abbiamo aumentato la produttività del lavoro del 10% e l’efficienza complessiva». Vallo a spiegare ai pendolari. Moretti non ci sta: «I media esagerano, l’ultima occupazione dei binari rimanda a poche persone». E poi attacca: «Questa storia mi ha stufato. Il problema si risolve comprando treni nuovi e aumentandone il numero. Invece da una parte le Regioni pretendono il servizio senza mettere i soldi, dall’altra i clienti reclamano. Ma finora le Regioni ci hanno dato meno soldi di quanti hanno fornito per i bus extra-urbani... non succede da nessuna altra parte al mondo». Conclusione: «Se le Regioni vogliono puntare sul trasporto locale allora mettano i soldi, come accade in Francia e in Spagna».

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