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Data di pubblicazione:05/02/2009
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:La Posta dei lettori: «Basta viaggiare su treni freddi»
Testo dell’articolo:Desidero illustrare, come se ce ne fosse ancora bisogno, la situazione della linea ferroviaria Torino-Cuneo (e percorso inverso). Io sono pendolare ormai da più di cinque anni: i primi tre verso Cuneo ed ora, da due anni, viaggio in direzione Torino. Non ho mai scritto una lettera ad una testata giornalistica per denunciare l’inefficienza delle ferrovie, i ritardi eccetera, perchè non amo il qualunquismo e la facilità con cui si apportano critiche al sistema. Quest’inverno, però, credo che si sia raggiunto un livello molto basso del servizio: mi è capitato, anche quando nevicava, di viaggiare su «materiali» privi di riscaldamento. Ritengo che ciò sia intollerabile, anche perchè non è che viviamo in un clima tropicale. Io sono una cittadina onesta, pago il mio abbonamento alle Fs, pertanto gradirei non trascorrere cinquanta minuti al freddo in inverno per andare al lavoro. Ci sarebbero altre critiche da muovere: i ritardi, il materiale scadente dei treni, i ferrovieri che controllano i biglietti una volta arrivati a Porta Nuova, facendo ritardare chi deve prendere i mezzi urbani sempre per andare al lavoro, ma ciò che ritengo sia necessario risolvere è la questione del riscaldamento. Arrivare in ritardo a un appuntamento di lavoro, all’Università, o altrove crea disagio e fastidio, ma non danneggia la salute. Viaggiare al freddo in pieno inverno sì. Nel periodo tra ottobre e gennaio io mi sono ammalata ben tre volte, sicuramente per altri fattori di rischio di contagio dai virus influenzali, ma forse anche alcuni viaggi quotidiani in treno hanno avuto il loro peso.

TATIANA DI GIULIO
UNIVERSITÀ DI TORINO

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