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Data di pubblicazione:06/02/2009
Fonte:Club Alpino Italiano
Titolo dell’articolo:CLUB ALPINO ITALIANO, SEZIONE DI OVADA (AL)
Testo dell’articolo:
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI OVADA

CON LA ATTIVA PARTECIPAZIONE DEL PERIODICO +eventi

IN COLLABORAZIONE CON LA TESTATA L’Ovadese

E L’ASSOCIAZIONE Comodo

PRESENTA PER IL PRIMO MARZO 2009, NELL’AMBITO DELLA

GITA ESCURSIONISTICA DA MONDOVÌ A CARRÙ CON PROSECUZIONE DA PIANTORRE A CEVA, SEGUENDO IL TRACCIATO DELLA FERROVIA DISMESSA BRA - CEVA

In Italia, vi sono circa 5700 km di linee ferroviarie non più in esercizio, ed inoltre 2500 km di linee RFI (ex FS) poco o per nulla utilizzate. A questo si aggiungano numerose varianti di tracciato, ovvero tratti di linea sostituiti da nuovi percorsi più brevi o più veloci (vedasi il caso dell’estrema riviera di Ponente, dove la linea RFI esistente è stata raddoppiata e spostata a monte, in galleria e lontano dai centri abitati), ed inoltre numerosi raccordi merci non più utilizzati.
Questo stato di abbandono spesso ne comporta la rovina per cause naturali, l’appropriazione indebita da parte di privati o la demolizione di interi percorsi: questi ultimi sono stati per la maggior parte costruiti tra la fine dell’Ottocento e la Seconda Guerra Mondiale, quindi presentano numerosi elementi architettonici (le cosiddette opere d’arte quali viadotti, ponti e gallerie) perfettamente inseriti nell’ambiente circostante e di scarsissimo impatto ambientale.
Di recente, in sintonia con quanto avviene negli altri Paesi Europei (vedasi l’esempio delle Vias Verdes in Spagna), anche in Italia è cresciuto l’interesse per il destino di questi tracciati che, a seconda delle necessità locali meriterebbero di essere convertiti in piste ciclo-pedonali o addirittura ripristinati per servire meglio il traffico locale ed a fini turistici (vedasi l’esempio della ferrovia della Val Venosta), nell’ottica di istituire una mobilità dolce, più eco-compatibile ed a misura d’uomo.
L’organizzazione Co.MoDo. e L’Associazione Italiana Greenways si occupano di queste tematiche, in sintonia con il rinnovato interesse per il trasporto pubblico e su rotaia, enfatizzato dalla recente crisi petrolifera.


LA FERROVIA BRA - CEVA

Rappresenta in Piemonte una delle linee ferroviarie più antiche: costruita nel 1874, con una lunghezza di circa 50 km collegava Bra con Ceva e costituiva l’unico tramite ferroviario tra Torino e Savona fino al 1933 (anno dell’apertura della variante via Mondovì – Fossano).
Dopo l’alluvione del 1994 è stata dismessa a causa dei danni strutturali subiti e mai più ripristinata.
Sicuramente di grande pregio paesaggistico, il suo percorso si sviluppa quasi interamente lungo la media-bassa valle Tanaro, con numerosi ponti in mattoni e brevi gallerie. Un raccordo di 7 km collegava Bastia con Mondovì Breo, e, da qui, proseguiva verso Cuneo.
Dopo 14 anni di abbandono, il destino della ferrovia è diventato di nuovo di attualità, considerata anche la proposta di candidatura delle Langhe come patrimonio dell’umanità UNESCO. Alcuni progetti prediligono la riconversione a pista ciclabile, mentre altre associazioni (tra cui le associazioni dei pendolari) vorrebbero un ripristino integrale della linea da Bra a Mondovì.


LA NOSTRA ESCURSIONE

In considerazione della Seconda Giornata delle Ferrovie Dimenticate (I Marzo 2009), abbiamo proposto un’escursione (organizzazione a cura del C. A. I. di Ovada) lungo la tratta Mondovì Breo – Carrù. I tratti esplorati il 31 Gennaio erano completamente innevati, quindi la nostra escursione preliminare si è trasformata in una stupenda ciaspolata. I tratti esaminati sono quasi completamente percorribili (nessun danno strutturale ad opere d’arte) anche se invasi parzialmente dalla vegetazione, ed, in alcuni tratti, presentano problemi di drenaggio dell’acqua piovana.
Si parte dalla ex stazione di Mondovì Breo (ora trasformata in parcheggio) e si procede verso Nord-Est, lungo l’evidente tracciato. Si incontrano due brevi, ma spettacolari gallerie e si passa sotto l’imponente viadotto in mattoni della attuale linea FS Torino - savona. Procedendo oltre, si incontra il primo casello” e la linea si apre sulla piana del torrente Ellero: alle nostre spalle una vista insolita di Mondovì. Proseguendo oltre, la valle si allarga e la linea, che rimane comunque incassata al di sotto della pianura, oltrepassa il torrente Ellero per ben due volte. Una breve gallleria passa sotto la collina che ospita” il viadotto dell’autostrada Torino - Savona. Alcuni cavalcavia in mattoni permettevano il transito pedonale verso le cascine nella campagna. Dopo circa due ore e mezza, si arriva nei pressi di Bastia Mondovì, dove si incontra, a destra, la diramazione verso Ceva, ma si prosegue a sinistra, verso Bra, entrando in galleria. Si prosegue lungo una piccola valle di un affluente del Tanaro e da qui si arriva al maestoso ponte sul torrente Pesio. Da qui si prosegue alla volta di Carrù - Clavesana (stazione che è stata riconvertita in pub, ma ora anch’esso abbandonato!). Un altro tratto di particolare interesse paesaggistico si trova tra la stazione di Castellino - Piantorre e Ceva, ma rimane isolato dalla restante linea, anche se, sicuramente, merita di essere percorso: anche qui, il tracciato segue la stretta valle del Tanaro (in ottimo stato di manutenzione due ponti e una galleria)

Il programma dettagliato dell’escursione del I marzo 2009 prevede:

Partenza da Mondovì Breo (ex stazione) ore 09:00
Arrivo a Carrù alle ore 13:00 circa, pranzo al sacco o in locali di ristorazione.
Tra le ore 14:00 e le 14:30, partenza con autobus, gentilmente messi a disposizione dalla testata +eventi.
Gli autobus faranno una prima fermata a Mondovì (per coloro che vogliono ritornare subito al luogo di partenza).
Per chi volesse proseguire l’escursione, è previsto un trasferimento a Piantorre - Castellino e successiva prosecuzione a piedi fino a Ceva (ore 2 circa). Ritorno a Mondovì in treno.

È obbligatorio abbigliamento da escursionismo con scarponi o stivali e torcia elettrica.
L’evento è patrocinato dal Comune di Ovada (AL).
Si ricorda che vige il regolamento delle gite sociali del Club Alpino Italiano.
Si declina ogni responsabilità per danni a persone o cose prima, durante e dopo l’escursione.

Per ulteriori informazioni:

andbr1980@libero.it
http://www.ferroviedimenticate.it

Per tutti coloro che fossero interessati ad un successivo incontro di dibattito ed approfondimento (con eventuale proiezione di materiale fotografico) verrà organizzata una serata in data e luogo da concordarsi, in funzione della disponibilità di idonea sede. Le Autorità sono invitate.

Gli organizzatori:

Andrea Bruzzone
Marcella Caneva
Niccolò Tambussa

CLUB ALPINO ITALIANO
Via Gilardini 9 - 11
15076 OVADA (AL)

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