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Data di pubblicazione: | 06/02/2009 | |
Fonte: | La Stampa edizione di Asti | |
Titolo dell’articolo: | Alla Stazione di Nizza si farà un sottopassaggio pedonale | |
Testo dell’articolo: | NIZZA MONFERRATO - Le voci si fanno sempre più insistenti. Le Ferrovie vorrebbero realizzare un sottopasso pedonale alla stazione di Nizza. Un’opera che andrebbe ad ovviare al problema di far passare i viaggiatori da una pensilina all’altra attraversando i binari. Dall’associazione pendolari nicesi, non nascondono le preoccupazioni: «Un sottopassaggio sarebbe inutile – dice il portavoce Giacomo Massimelli – In realtà l’intenzione delle Ferrovie è sempre quella di ridurre il personale della stazione: prima l’orario ridotto della biglietteria, ora tocca all’operatore della circolazione. Invece di spendere male i soldi, si potrebbe cominciare a pensare a come utilizzare meglio le risorse umane a disposizione». Tra l’altro, sempre secondo le segnalazioni del gruppo pendolari, il cantiere si porterà via un piccolo «simbolo» della stazione: la vecchia magnolia che d’estate, fiorisce ed è cara ai nicesi. «Tagliarla sarebbe un crimine» commentano. Tornado ai disservizi, altre proteste arrivano in questi giorni per la quotidiana soppressione di treni sulle linee che fanno a capo a Nizza: «E’ accaduto anche ieri – denuncia Massimelli - al treno Acqui-Asti delle 17,15 e a quello Asti-Acqui delle 18,37. Vengono sostituiti con autobus, ma i viaggiatori non lo sanno perché manca la comunicazione. Nelle stazioni più piccole, non ci sono neppure gli altoparlanti. E poi gli autobus sulle strade collinari impiegano molto più tempo a fare le corse». Risultato: «I bus rimangono spesso vuoti e i pendolari a piedi». E aggiunge: «Dicono che mancano i mezzi, ma è una giustificazione inspiegabile visto che sono anche entrati in servizio i nuovi Minuetto. È una politica che non porta benefici, solo meno utenti». Anche il sindaco Maurizio Carcione interviene sui frequenti disservizi: «Il bacino d’utenza interessato è ampio: riguarda non solo i cittadini di Nizza, ma tutta la Valle Belbo. Questa generale tendenza a limitare i servizi pubblici è inaccettabile e colpisce la fascia di popolazione più debole. In questo caso, persone senza l’auto o che non hanno altro mezzo di trasporto che il treno». Carcione ricorda che «l’Amministrazione è a disposizione dei pendolari. Abbiamo già organizzato un incontro con l’assessore regionale Borioli. Ci attiveremo per non perdere altri servizi». | |
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