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Data di pubblicazione:07/02/2009
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:«Un Comitato per riavere il treno della neve»
Testo dell’articolo:Anche il sindaco di Limone, Domenico Clerico, interviene nel dibattito seguito all’inchiesta sul “trenino della neve” tra la Riviera e Limone. Domenico Clerico propone di formare un Comitato per riottenere un vero servizio a disposizione degli sciatori
«Quando c’è stata la grande nevicata del periodo natalizio sono state le Fs le uniche che hanno chiarito la loro attività. Con un bel cartello alla stazione sul quale era scritto “no treni”. Per fortuna, dopo anni di imprecisioni, indicazioni mai avute e fornite dal nostro ufficio informazioni del Comune che invece dovrebbe occuparsi d’altro, le Fs per una volta hanno detto come stavano le cose per Trenitalia. Cioè che non c’erano treni per e da Limone. Bravi, davvero bravi…».

Domenico Clerico, medico, sindaco della località sciistica ironizza e polemizza su una situazione paradossale che purtroppo va avanti da anni e che sta creando gravi disagi alla comunità montana, tra le più frequentate dai liguri: quella di un servizio Fs a singhiozzo. Un servizio che continua a penalizzare i passeggeri ma soprattutto mette in ginocchio il Comune anche a livello economico.

Clerico negli ultimi nove anni ha cercato di restituire un’immagine ad una località sciistica degna di questo nome. Ha persino vinto un premio europeo per questo.

Ma da sempre lotta contro i problemi della viabilità cittadina: e questo perché le Fs non sono mai riuscite, nonostante in passato la cosa funzionasse bene, a ripristinare un treno della neve che sgravi Limone dalle migliaia di veicoli che si riversano in paese anche solo per un giorno dalla Liguria e dalla Francia sia d’inverno che in estate.

«Renzo Piano ha stabilito che nel centro di Londra siano sufficienti 43 parcheggi interrati. Londra, si badi bene non Limone. Perché in centro a Londra non si deve andare. E dovremo farlo a Limone? – aggiunge Clerico – Noi ne abbiamo migliaia invece di veicoli. E di conseguenza abbiamo troppi parcheggi. Tanto costosi. Perché funzionano pochi mesi all’anno. Ne costruisco duecento e subito arrivano 250 vetture. Qui si tratta di un problema di impatto ambientale. Il mio compito è agevolare ogni categoria di turista che viene qui». «Abbiamo - aggiunge il sindaco - due tipologie di flussi che sono confliggenti. Ci sono turisti che vogliono arrivare comodamente sino all’imbocco degli impianti di risalita: altri che invece preferiscono la Limone quieta dell’isola pedonale. E mio dovere è soddisfare entrambi i flussi turistici».

Come? Con il treno a cui si aggiungono i bus navetta comunali. Ma sulle Fs Clerico non può contare. Anzi. Non ci ha mai contato.

«Non sappiamo mai quando i treni arrivano, se arrivano o se ripartono – dice – L’ho anche confermato al Ministro delle infrastrutture Matteoli quando la scorsa settimana ha partecipato ad un dibattito a Limone: ma cosa ce ne facciamo di aggiustare la galleria del Tenda? E basta con la tenda e le tendine… Qui abbiamo un grande problema di flussi turistici che va a pesare sull’ambiente e sulle spese comunali. Occorrono treni per i pendolari dello sci, altro che galleria nuova che così porta altre auto. Limone è splendida com’è – continua il sindaco – non ha necessità di aumentare parcheggi o far arrivare altre vetture. Ci sono gli sciatori della giornata: prenderebbero volentieri il treno della neve se funzionasse come dovrebbe. E noi poi mettiamo a disposizione i bus navetta che portano fino alle piste. Per chi vuole l’isola pedonale dalla stazione sono solo due passi. Questa situazione ferroviaria ci sta creando innumerevoli problemi. In più tocca a noi cercare di informare i turisti sugli orari di Trenitalia perché le Fs non lo fanno. Ma le sembra possibile?».

Clerico è stato già contattato dall’assessore regionale ligure ai trasporti Enrico Vesco e dal consigliere provinciale di Imperia Sergio Scibilia. Vogliono dar vita ad un comitato che costringa, anche intervenendo economicamente con un contributo regionale ligure, a ripristinare il trenino della neve che parta da Taggia o anche da Sanremo due volte al mattino e torni alla sera sostando in ogni centro della Provincia com’era un tempo.

«Il mio intervento con Matteoli è stato basato sul treno della neve: se funzionasse come dovrebbe avremmo lo stesso migliaia di turisti, ma li potremo soddisfare meglio. Perché poi quando si tratta di cercare parcheggi in un’area già satura si finisce con l’inveire uno con l’altro fra automobilisti oppure beccarsi una multa perché le auto vengono lasciate in zona di sosta. Un vero treno della neve deve essere ripristinato e si deve agire in fretta..».

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