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Data di pubblicazione:17/02/2009
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Giro di vite per le multe in treno
Testo dell’articolo:Multe in treno: per chi non paga in fretta arriverà a casa una cartella esattoriale. Sulla Gazzetta ufficiale dell’11 febbraio scorso è stato pubblicato un decreto del ministero dell’Economia in cui si autorizza «la riscossione coattiva dei crediti derivanti dalla constatazione di irregolarità di viaggio a bordo dei treni». Il provvedimento ha valore retroattivo, per tutte le sanzioni già elevate. Sonia Zarino, responsabile di un comitato di pendolari liguri protesta: «Il Gruppo ferrovie della Stato ribadisce il concetto che i biglietti ferroviari devono essere acquistati in anticipo e convalidati prima della partenza, a eccezione di quelli con prenotazione obbligatoria, che non richiedono vidimazione. Benissimo, ma come la mettiamo con la difficoltà crescente che pendolari e clienti devono affrontare per essere in regola?». E spiega: «In Liguria aumenta il numero delle biglietterie chiuse e delle obliteratrici guaste, non tutti hanno Internet per le prenotazioni on-line e non sempre sono disponibili punti vendita aperti nelle ore serali e nei festivi». Le multe non pagate, nel giro di poche settimane diventano «super», e possono lievitare fino a 200 euro. Ora i morosi si vedranno recapitare a casa una cartella esattoriale di Equitalia, che potrà avviare tutte le procedure per esigere il pagamento del debito. Conclude la Zarino: «Ancora una volta Trenitalia si adopera contro i suoi utenti. Invece di trovare soluzioni concrete e concordate preferisce fare la voce grossa contro le vittime di tanti disservizi. Una scelta sbagliata, peraltro avallata dallo Stato, azionista di riferimento di Trenitalia. Chiediamo che tale provvedimento venga revocato al più presto, oppure vogliamo arrivare al pignoramento dei mobili per riscuotere una multa, magari ingiustificata?». E parte un appello ai parlamentari liguri per farsi promotori di questa richiesta e affinché le sanzioni pagate («non tramite cartelle esattoriali») vengano destinate al miglioramento della rete di vendita di abbonamenti e biglietti. La percentuale di evasione sui treni regionali negli ultimi anni si è ridotta attorno al 2,5 per cento.

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