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Data di pubblicazione:17/03/2009
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:“Informate i pendolari quando il treno ritarda”
Testo dell’articolo:Sull’odissea dei pendolari dell’Acquese e dell’Ovadese (circa 6 mila persone), reduci da un inverno di disagi - con treni sempre in ritardo e la linea bersagliata da frane e guasti -, intervengono ora Daniele Borioli e Giovanni Enrico Vesco, assessori regionali ai Trasporti, rispettivamente di Piemonte e Liguria.
Una levata di scudi rivolta ai vertici di Rfi (Rete ferroviaria italiana, che gestisce le infrastrutture) e di Trenitalia (che segue il trasporto dei passeggeri). «Dopo le segnalazioni dei pendolari sui disservizi della linea vogliamo evidenziare come il livello di qualità del servizio ferroviario, soprattutto per quanto riguarda la puntualità, continui a essere insoddisfacente», scrivono Borioli e Vesco. Parole che trovano l’appoggio di chi ogni giorno è costretto a viaggiare in treno per raggiungere l’università o il lavoro a Genova. Commenta Alfio Zorzan, presidente associazione pendolari dell’Acquese: «Credo che sia una cosa più unica che rara che due assessori regionali prendano carta e penna per la seconda volta in pochi mesi e insieme scrivano per sollecitare azioni di regolarizzazione della situazione, attività di solito svolte dai funzionari. Da parte nostra un ringraziamento per la solidarietà dimostrata, nella speranza di arrivare presto a una soluzione soddisfacente». Alle accuse di Borioli e Vesco è seguita una serie di richieste che suonano come un ultimatum: «Chiediamo fermamente di intervenire per regolarizzare in maniera tempestiva e definitiva le tracce dei treni utilizzati giornalmente da centinaia di passeggeri e di mettere in atto tutte le procedure necessarie affinché, soprattutto nel caso di anomalie nella circolazione (stop improvvisi, soppressioni e ritardi) venga effettuata una puntuale comunicazione: gli utenti devono essere informati per tempo sia attraverso gli annunci sonori sia mediante i monitor e i pannelli informativi installati nelle stazioni». E poi ancora una sollecitazione a Rfi perché presenti un aggiornamento dello stato attuale del piano di soppressione dei tre passaggi a livello del Gnocchetto, nel tratto di Appennino compreso tra Ovada e Rossiglione e di quelli presenti sulla linea per Alessandria.

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