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Data di pubblicazione:19/03/2009
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Il decalogo dei pendolari per un patto Regioni-Fs. “Contributi? Soltanto se il servizio migliora davvero”
Testo dell’articolo:ACQUI TERME - I treni della linea Acqui – Ovada – Genova tornano sul banco degli imputati. Dopo la presa di posizione degli assessori regionali ai Trasporti di Piemonte e Liguria - Daniele Borioli e Giovanni Enrico Vesco -, che l’altro giorno hanno scritto a Trenitalia per sollecitare il miglioramento del servizio passeggeri, questa volta sono i pendolari ad alzare la voce: raccolti in 22 associazioni hanno proposto di partecipare alla discussione sulla stesura del nuovo Contratto di Servizio, ma soprattutto hanno stilato un decalogo di obiettivi da inserire nel documento che disciplina il trasporto ferroviario. Nel primo punto i viaggiatori chiedono che gli «incentivi economici e le sanzioni siano riconosciuti al gestore del servizio sulla base dell’effettiva riduzione dei tempi di percorrenza, sull’aumento del numero dei passeggeri dei treni regionali, sul gradimento del servizio tra i pendolari, sui ritardi, sulla pulizia di carrozze e stazioni, sul numero di guasti e malfunzionamenti». Al punto due si chiede che «la Carta dei Servizi venga redatta insieme alle associazioni di Pendolari e Consumatori e integrata con lo Statuto dei Diritti dell’Utente». Al punto tre che «venga ripristinata la possibilità di acquistare il biglietto sul treno senza pagare sanzione in caso di chiusura della biglietteria o di chiusura dei punti vendita della zona». Il punto quattro prevede «la completa integrazione tra tutti i tipi di treni per gli abbonati, tramite apposite convenzioni tariffarie valide per l’intera la durata del contratto di servizio». Il punto cinque riguarda le tariffe dei tickets e degli abbonamenti: «Devono restare fisse: non si possano apportare modifiche, anche orarie, che abbiano come effetto oneri maggiori per gli utenti». Il punto sei chiede «la possibilità per abbonati e utenti di poter prendere qualunque tipo di treno in caso di ritardo di oltre 15 minuti o di soppressione del proprio treno, senza nessun aggravio di spesa». Il punto sette chiede «il pagamento dei servizi di trasporto alternativi, ad esempio il taxi, in caso di perdita della coincidenza dovuta a ritardo e comunque il prosieguo con altro treno di qualunque categoria, anche superiore, se presente». Il punto otto che «si stabilizzi la pratica del “bonus” agli abbonati, inclusi quelli sovra regionali». Il penultimo punto sottolinea: «Nel contratto di servizio deve essere prevista l’introduzione delle procedure di conciliazione in caso di disaccordo e che il rimborso del bonus sia il più veloce e automatico possibile». Infine il punto dieci dice: «Si avvii un ampio confronto dei costi tra Italia e analoghi esempi europei».

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